«Se nostro figlio ha sbagliato, ha sbagliato molto di più chi lo ha ucciso. Per questo vogliamo giustizia». Lo affermano...
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Lo affermano Mark Gjoni e sua moglie Marie, i genitori di Gjergi, il ladro ucciso dal pensionato Francesco Sicignano a Vaprio D'Adda.
«C'è incredulità e rabbia - spiegano i genitori che si trovano in Albania -. La rabbia di chi non capisce e vuole sapere. È umano, di fronte a una morte così. Chiediamo due cose: di potere riabbracciare nostro figlio. E di avere giustizia. Ci affidiamo alle autorità italiane. Siamo certi che i magistrati e i giudici sapranno dirci la verità su quanto è accaduto. Non abbiamo nessun sentimento di vendetta verso quell'uomo - aggiungono - Ma se ha sbagliato deve pagare».
Alla domanda su se abbiano qualcosa da dire al pensionato che ha sparato e ucciso il loro figlio, i genitori della vittima replicano: «Sarà la sua coscienza a dirgli se può dormire tranquillo e non avere rimorso per aver ucciso un ragazzo. Solo la sua coscienza gli dirà se può guardare in faccia figli e nipoti senza provare vergogna. La coscienza - aggiungono - parlerà in silenzio a questa persona. Gli dirà se è un uomo o un assassino». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero