Continua il valzer di addii e attese in viale Mazzini. Paolo Messa, consigliere centrista, sì dimette dal cda Rai. Abbandona la barca dopo l'uscita eclatante dal...
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Gli scogli più grossi da affrontare in Rai sin dalle prime battute, scrive Messa, sono stati l'interpretazione delle norme sulla trasparenza e quelle sulla prevenzione della corruzione. Ecco perché Messa definisce l'azione dell'Anac «corretta e meritoria». L'autorità guidata da Raffaele Cantone ha reso evidente, scrive, «una sottovalutazione sistematica delle regole». Un atto d'accusa fortissimo al dg Antonio Campo Dall'Orto mai nominato nella lettera.
Infine il piano editoriale. Quello pronto e operativo per il dg e che per Messa invece è ua chimera che gli fa dire citando sarcastico la trasmissione di Federica Sciarelli: "Chi l'ha visto?".
Il consigliere dimissionario afferma «di aver fatto tutto il possibile per la migliore governance della Rai» e nella missiva precisa: «sento di dover trarre io le conseguenze di questa paralisi senza chiedere ad altri cosa fare e cosa no e tanto meno immaginando un azzeramento del Consiglio. Sono certo - prosegue - che il rapporto di collaborazione con questa straordinaria azienda non si interromperà come non può finire l'amore per questo enorme giacimento culturale del nostro Paese». Messa, 41 anni, continuerà a dirigere il Centro Studi Americani. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero