Réunion, riaperta la pesca degli squali dopo la morte del surfista di 13 anni

Elio Canestri
Via libera del governo francese alla ripresa della pesca a squali e pescecani nella riserva marina della Rèunion, nell'Oceano Indiano. Nel paradiso dei surfisti che fa parte...

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Via libera del governo francese alla ripresa della pesca a squali e pescecani nella riserva marina della Rèunion, nell'Oceano Indiano. Nel paradiso dei surfisti che fa parte dei territori d'Oltremare francesi, si cerca così di tamponare gli attacchi degli squali dopo la tragica morte, due settimane fa, di un tredicenne grande promessa del surf. Il ministero dell'Oltremare ha voluto così dare un segnale tangibile dopo l'orrore suscitato nelle popolazioni locali dalla morte di Elio, vittima il 12 aprile scorso del settimo attacco mortale di uno squalo nella zona dal 2011. La recrudescenza di queste aggressioni sta allontanando dall'isola le schiere di surfisti che tradizionalmente affollano le spiagge. L'annuncio è arrivato simultaneamente alla visita alla Rèunion della ministra George Pau-Langevin, che ha già annunciato «otto iniziative» del governo nell'ambito di un «budget consacrato alle azioni dello stato per il piano-squali, che aumenta da 650.000 euro a un milione di euro l'anno». Fra le iniziative annunciate dal ministro, il sostegno finanziario da parte dello stato nei confronti dei Comuni per l'installazione di reti antisqualo o tecniche alternative purchè di provata efficacia. Il piano prevede anche l'insediamento - in alcune località - di siti protetti dagli squali e di aumentare del 50% le missioni in mare nel quadro di «Cap Requins». Si tratta, in quest'ultimo caso, di un programma mirato di pesca agli squali-tigre e dei pescecani da parte di professionisti.




Il sostegno alla pesca delle specie pericolose - ha precisato il ministero - non vuole essere in nessun caso una strategia per estinguere questi animali, una politica che sarebbe irrealistica e contraria agli impegni della Francia in favore della biodiversità.



Elio Canestri, questo il nome del tredicenne, promettente membro della squadra giovanissimi di surf, è morto il 12 aprile a La Rèunion dopo essere stato assalito da uno squalo in una zona vietata alla balneazione. L'adolescente si trovava in compagnia di sei coetanei, riportati in spiaggia in condizioni di shock dopo aver assistito al tragico incidente del loro amico. In base ai tagli e ai morsi sul corpo di Elio, gli esperti hanno parlato di un pescecane di due metri e mezzo.



Poche ore dopo la morte del giovanissimo surfista, una battuta di pesca alla ricerca dell'animale che lo aveva aggredito aveva portato alla cattura e all'uccisione di uno squalo-tigre di tre metri e mezzo.
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Il Messaggero