I Cinque Stelle hanno la loro rosa di nomi da far votare in rete per indicare il proprio candidato alla Presidenza della Repubblica: dieci nomi - che diventano subito nove con la...
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Un colpo di scena che potrebbe rivoluzionare tattiche e strategie per l'elezione del prossimo Capo dello Stato. Se infatti Grillo e Casaleggio spiegano che Prodi è stato inserito per «onorare l'impegno preso con i parlamentari del Pd» di inserire il nome da loro proposto nella consultazione da fare in rete, la candidatura di Bersani arriva come un netto segnale politico della disponibilità del Movimento a voler spezzare il patto del Nazareno.
A farla è uno dei componenti del direttorio a Cinque Stelle: Alessandro Di Battista. Lui chiarisce in streaming di non sapere ancora se quella sarà la sua scelta, ma indica chiaramente che questa è un'opzione che il Movimento deve prendere in considerazione. Con lui ci sono anche altri deputati: «Serve un nome che destabilizzi mister Bean e gli dia uno schiaffone». Ma il nome 'vero' su cui M5s punta è quello di Prodi: anche il nuovo 'ideologo' del Movimento, Aldo Giannuli, opta per questa opzione. «L'unico nome che può essere speso, per incidere profondamente nel Pd è quello di Prodi» afferma sul suo blog dove spiega «Perchè il M5s deve votare Prodi». Il M5s offre insomma alla minoranza Pd e a Sel la sua disponibilità a convergere su Prodi (o eventualmente Bersani) per indebolire Renzi ma rafforza allo stesso tempo il premier nella trattativa con Berlusconi consentendogli di tenere alta la candidatura di Mattarella. Nome non uscito nelle candidature per le Quirinarie ma su cui un deputato M5s, Giuseppe Brescia, avvia una personale consultazione via Facebook dopo aver dato 'provà di fedeltà allo spirito M5s votando per le Quirinarie Roberto Scarpinato e Salvatore Settis.
Nessuno, a questo punto, si stupirebbe se domani il risultato delle Quirinarie indicasse proprio Romano Prodi come il candidato 'di bandierà del M5s.
Il Messaggero