Vicenza, finiscono su sito hard le foto del prof che insegnava vestito da donna: aperta un'inchiesta

Vicenza, finiscono su sito hard le foto del prof che insegnava vestito da donna: aperta un'inchiesta
L'assessore all'Istruzione del Veneto Elena Donazzan ha chiesto al direttore generale dell'ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame di avviare un'inchiesta...

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L'assessore all'Istruzione del Veneto Elena Donazzan ha chiesto al direttore generale dell'ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame di avviare un'inchiesta sulla presenza e sul comportamento di un supplente, che andava in classe con abiti femminili, in un istituto tecnico vicentino. Il caso venne alla luce a fine novembre. «Condividendo l'esigenza di tutelare i nostri studenti ed il buon nome della scuola veneta - scrive Donazzan a Beltrame - ritengo sia nostro dovere verificare non solo quanto accaduto nell'istituto tecnico vicentino, ma il percorso di questo docente ed il comportamento tenuto nelle scuole dove è stato chiamato a prestare il proprio servizio».


Ad innescare il caso alcune fotografie su un sito hard, in cui si offrivano servizi a pagamento, tra le quali quelle in cui qualcuno avrebbe ravvisato - come riporta Il Giornale di Vicenza - una forte assomiglianza con il docente. Immagini portate all'attenzione della direzione scolastica e poi della stessa Donazzan. Per ora l'insegnante è stato sospeso dallo stesso ufficio scolastico veneto. «La segnalazione a me - spiega Donazzan - è pervenuta in forma anonima con l'invio di fotografie oscene. Mi chiedo se non fosse possibile prevenire tale scabrosa situazione, se non si potesse comprendere che quella persona non era esattamente la più indicata ad insegnare».

La scuola mantiene il più stretto riserbo con l'indicazione che il comportamento dell'insegnate «è sempre stato irreprensibile». «Indirizzerò al ministro dell'Istruzione una riflessione in merito al reclutamento ed alla abilitazione degli insegnanti - ribadisce Donazzan - credo infatti che, unitamente al titolo di studio, alla valutazione sulla capacità didattica, debba esserci anche un giudizio sulla probità e moralità del docente».
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Il Messaggero