Sul caso della dipendente universitaria che ha ottenuto due giorni di permesso retribuito per curare il proprio cane, parla il professor Marco Marazza, docente di Diritto del...
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Professore, è comune concedere permessi simili?
«Nel pubblico impiego c'è questa previsione. Il contratto collettivo disciplina le tipologie di permesso retribuito e prevede anche quello per gravi motivi personali o familiari. L'amministrazione deve valutare se ci siano i requisiti per concederlo. Nel caso specifico è stata applicata la clausola perché si è ritenuto che sussistessero i presupposti».
Un caso di questo tipo potrebbe costituire un precedente?
«Parlando in generale probabilmente no, ma potrebbe costituire un precedente per l'amministrazione specifica, che è vincolata al principio di imparzialità nei confronti dei dipendenti. Nel settore privato, invece, il discorso è diverso, perché i contratti collettivi di lavoro hanno clausole più stringenti e nel caso dei permessi ci sono cause giustificatrici più specifiche. In certi casi sono previsti permessi per motivi personali, ma non sono retribuiti».
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Il Messaggero