Pordenone, il legale dell'uomo che ha ucciso moglie e figlia: «Non ricorda nulla di quanto accaduto»

La piccola Hiba e il papà killer
Si è appena conclusa poco prima delle 11 l'udienza di convalida dell'arresto di Abdelhabi Lahmar, il marocchino di 39 anni che mercoledì mattina ha ucciso la moglie e la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si è appena conclusa poco prima delle 11 l'udienza di convalida dell'arresto di Abdelhabi Lahmar, il marocchino di 39 anni che mercoledì mattina ha ucciso la moglie e la figlia di soli sei anni, svoltasi davanti al giudice Alberto Rossi, che si è riservato la decisione. Novità di oggi è che, oltre alle accuse di omicidio pluriaggravato - da vincoli di parentela e per l'efferatezza del reato - a Lahmar viene contestata anche la premeditazione. Il giudice dovrebbe sciogliere la riserva a breve.


Il legale di Abdelhabi Lahmar, l'avvocato Gianluca Liut, ha ribadito in udienza di convalida che il proprio assistito non ricorda nulla di quanto accaduto e che è molto provato. «Non si capacita - ha riferito le parole di Lahmar - Non riesce a rammentare nulla di quella notte, ma è distrutto per la perdita della moglie, che amava moltissimo, e della figlia che ha definito essere la propria ragione di vita».



L'avvocato difensore si è anche soffermato sui contenuti della telefonata al 112: «Anche in quei frangenti - ha spiegato Liut - il mio assistito ha detto all'operatore di non ricordare cosa fosse successo e soprattutto perchè».



La difesa si è rimessa alle decisioni del giudice. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero