Sono due le novità delle elezioni politiche di domani in Polonia: per la prima volta la principale battaglia per la carica di premier è fra due donne, Beata Szydo di Diritto e...
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Nata 52 anni fa a Oswiecim (Auschwitz), dopo gli studi in etnografia, nel 1998-2005 è stata sindaco di Brzeszcze, una piccola località in sud del paese. Ha due figli, il maggiore studia in seminario per diventare prete. Ewa Kopacz, premier in carica, che un anno fa ha sostituito Donald Tusk alla guida del governo e del partito, è nata 59 anni fa a Radom.
Medico, nel 2001 entra nel Sejm e nel 2007 diventa il ministro della Sanità. Nel 2009 si oppone all'acquisto del vaccino contro la pandemia H1N1 e nel 2010 dopo la sciagura aerea di Smolensk che costò la vità al capo di Stato Lech Kaczynski e altre 95 persone, ha assistito a Mosca i familiari delle vittime durante il riconoscimenti dei corpi. Nel 2011 diventa il primo presidente-donna della Camera.
Ha una figlia, anche lei medica. Sul fronte della sfida dei quarantenni, il partito Nowoczesna del liberale Petru, 43 anni, sottolinea la necessità di continuare le riforme avviate dal suo 'maestrò Leszek Balcerowicz, l'autore della terapia shock che negli Anni Novanta ha introdotto in Polonia il mercato libero. Adrian Zandberg, 36 anni, il leader del partito Razem si definisce invece seguace della «sinistra sociale». Nel ultimo sondaggio di ieri del giornale Polska The Times il primo conquisterebbe il 6% delle preferenze mentre il secondo solo il 2% dei voti.
Tra gli otto partiti in lizza, c'è anche il blocco della Sinistra unita, anche questo guidato da una donna, Barbara Nowacka, altra quarantenne, che rappresenta i due partiti l'Alleanza della Sinistra democratica (Sld) e il partito di Janusz Palikot.
Il blocco potrebbe incassare il 9% dei voti. Gli altri tre partiti sono quello del cantante rock Pawel Kukiz, il partito dei contadini Psl, e il partito di Janusz Korwin Mikke. che nei sondaggi sono quotati rispettivamente al 7,5%, al 6% e al 4,5%. Secondo gli analisti, questi partiti 'minorì saranno necessari per formare la futura maggioranza di governo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero