Polonia, chiesta l'estradizione per falegname 98enne: identificato come ex comandante nazista

Polonia, chiesta l'estradizione per falegname 98enne: identificato come ex comandante nazista
Ormai credeva di averla fatta franca e di poter morire in pace. A 73 anni di distanza dai crimini feroci che aveva commesso durante la Seconda guerra mondiale, quando era un...

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Ormai credeva di averla fatta franca e di poter morire in pace. A 73 anni di distanza dai crimini feroci che aveva commesso durante la Seconda guerra mondiale, quando era un 25enne ufficiale delle SS, pensava che si fossero dimenticati di lui. E invece no: ci sono voluti decenni di ricerche, ma alla fine gli uomini che gli davano la caccia sono riusciti a scovarlo negli Usa e non hanno alcuna intenzione di farsi impietosire dalla sua età e dal suo stato di salute.

 
Michael Karkoc, 98enne falegname in pensione, malato di Alzheimer, vive in Minnesota: è accusato di di aver ucciso, nel 1944, ben 44 persone nei villaggi di Chlaniow e Wladyslawin, in Polonia. Ora le autorità polacche, che lo hanno identificato come un ex comandante delle SS, stanno lavorando alla richiesta di estradizione per poterlo mandare sotto processo. Non hanno alcun dubbio sull'identità dell'uomo: per loro è certo al 100% che sia stato lui a devastare interi villaggi e ad aver causato la morte di uomini, donne e bambini nella regione di Lublino. Karkoc, secondo le autorità, era entrato nell'esercito tedesco nel 1941, mettendosi subito in luce come uno dei cadetti più determinati e brutali: chiese di essere trasferito nella Legione di autodifesa ucraina, che agiva sotto la guida delle SS, nel cui corpo venne successivamente integrato. Da quel momento in poi Karkoc ebbe una carriera fulminante che lo portò a diventare comandante. Dopo la fine della guerra riuscì a farla franca e nel 1949 emigrò negli Usa nascondendo la sua vera identità.

Karkoc era già stato raggiunto dalla giustizia quattro anni fa, quando un pubblico ministero tedesco lo citò in giudizio in seguito a un’indagine condotta dalla Associated Press. La sua famiglia, che nega qualunque coinvolgimento dell'uomo in crimini di guerra, riuscì a evitare che Karkoc finisse in tribunale esibendo documenti medici che lo dichiaravano "incapace". «Non c’è alcuna prova che mio padre abbia a che fare con quelle attività criminali» dice il figlio, ma la raccolta di documenti sull'operato dell'uomo, alla cui raccolta hanno lavorato in tanti, è pesantissima. Il cacciatore di nazisti Efraim Zuroff, del Centro Simon Wiesenthal, ha avanzato una richiesta di riesame da parte di medici indipendenti sul reale stato di salute dell'anziano.


«Le prove che abbiamo accumulato, soprattutto i documenti che abbiamo raccolto, ci danno certezza che il falegname sia in realtà l’ex comandante nazista» ribadisce Robert Janicki, procuratore dell’Istituto nazionale della Memoria. Ed è stato proprio l’Ipn a chiedere al tribunale regionale di Lublino di emettere un mandato di arresto per Michael Karkoc, primo passo verso la richiesta di estradizione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero