Polonia, Andrzej Duda l'ultraconservatore è il nuovo presidente della Repubblica

Polonia, Andrzej Duda l'ultraconservatore è il nuovo presidente della Repubblica
Andrzej Duda, il giovane candidato nazionalista ultraconservatore ed euroscettico che secondo gli exit poll a sorpresa ha vinto il ballottaggio per le presidenziali con il capo di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Andrzej Duda, il giovane candidato nazionalista ultraconservatore ed euroscettico che secondo gli exit poll a sorpresa ha vinto il ballottaggio per le presidenziali con il capo di stato uscente, Bronislaw Komorowski, è cresciuto politicamente nel partito di destra Diritto e Giustizia (Pis) fondato dai fratelli Lech e Jaroslaw Kaczynski.


Nato nel 1972 a Cracovia, laureatosi in Legge nel 1996 presso l'Università Jagellonica di Cracovia, oggi avvocato, nel 2000 si iscrive al partito di centro Unione della Libertà, per poi entrare nel Pis nel 2005. La sua carriera istituzionale inizia con la carica del viceministro della giustizia (2006 - 2007) nel governo del premier Jaroslaw Kaczynski. Poi lavora come segretario di stato quando il suo gemello Lech Kaczynski diventa presidente della repubblica nel 2005. Dopo la morte di Lech Kaczynski nella sciagura aerea del 10 aprile 2010 a Smolensk, Duda si candida invano a sindaco di Cracovia, riuscendo solo a diventare consigliere comunale. Nel 2011 dalle file del Pis viene eletto il deputato e nel 2014 eurodeputato. Da allora è attivo nell'ambito dell'Alleanza dei Conservatori e Riformisti europei. Da candidato presidente, avendo come mentore Jaroslaw Kaczynski, non nasconde il suo euroscetticismo, la sua contrarietà all'Europa unita e all'entrata di Varsavia nell'euro, dichiarando di voler tutelare in primo luogo gli interessi della Polonia. Sostenuto dagli ambienti più conservatori dalla Chiesa polacca, ha tra l'altro dichiarato di voler punire con la reclusione le donne che si sottopongono alla fecondazione in vitro. Sposato, ha una figlia, Kinga, che è impegnata nella campagna elettorale del padre.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero