È di Acerno il sovrintendente di polizia Mario Vece, in servizio al Nucleo artificieri della questura di Firenze, rimasto ferito nell’esplosione dell’ordigno...
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Il sottufficiale 39enne ha perso una mano ed un occhio è gravemente danneggiato: inizialmente ricoverato al Careggi, è stato poi trasferito al Cto dove ha subito un delicato intervento chirurgico. Ad Acerno, dove vivono i genitori ed altri familiari, la notizia dell’incidente capitato a Mario Vece - che vive in Toscana con moglie e figli - si è diffusa ieri pomeriggo tra la costernazione e la preoccupazione dell’intera comunità acernese. Primo tra tutti il sindaco Vito Sansone: «Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto al nostro conterraneo Mario Vece, un poliziotto molto esperto che conosco da tantissimo tempo e che purtroppo è rimasto ferito durante l’esplosione di un ordigno mentre effettuava le operazioni di disinnesco».
La famiglia Vece è molto conosciuta e stimata ad Acerno ed anche il fratello di Mario è poliziotto e presta servizio a Milano, mentre il sottufficiale ferito da poco era stato trasferito, da Pisa, a Firenze e sin da subito è stato apprezzato dai colleghi per la professionalità ed umanità oltre che disponibilità d’animo. Il questore di Firenze, Alberto Intini, si è recato personalmente in ospedale a fare visita al poliziotto, oltre a seguire le indagini sull’esplosione che secondo gli investigatori ha una natura politica. La polizia scientifica ha effettuato sul posto tutti i rilievi del caso ed ora si attendono i risultati di tali operazioni: nel frattempo sono stati sequestrati i filmati delle telecamere della zona e ogni fotogramma verrà visionato uno ad uno.
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Il Messaggero