Tromba d'aria in Riviera del Brenta: case scoperchiate e feriti

Tromba d'aria in Riviera del Brenta: case scoperchiate e feriti
In pochi attimi il cielo si è oscurato e l'afa ha lasciato posto ad un vento impetuoso che si è trasformato in una tromba d'aria e lungo la riviera del Brenta, tra Dolo...

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In pochi attimi il cielo si è oscurato e l'afa ha lasciato posto ad un vento impetuoso che si è trasformato in una tromba d'aria e lungo la riviera del Brenta, tra Dolo e Mira, si è scatenato l'inferno. Il bilancio alla fine è di un anziano morto, di una trentina di feriti, di cui alcuni gravi, di alberi sradicati e case scoperchiate.






Tutto è successo attorno alle 17 e 30 di ieri, quando, dopo giorni di sole e di temperature torride, quasi sull'intero Veneto si è scatenato il maltempo. La situazione più grave proprio lungo la riviera del Brenta, in quel tratto che di pochi chilometri racchiude Comuni che oggi devono ancora fare i conti con i danni ingentissimi provocati dalla tromba d'aria. Ma la tragedia, secondo una prima ricostruzione, si è consumata a San Bruson di Dolo (Venezia), dove il maltempo ha lasciato sul campo una vittima: un anziano che era a bordo di un'auto che è stata travolta dalle raffiche del vento. I feriti sono ricoverati negli ospedali di Mestre, Padova, Piove di Sacco, Dolo e Mirano. La maggior parte, fortunatamente, non è in gravi condizioni. Ma è difficile ancora fare un bilancio definitivo.



La situazione è stata seguita in ogni momento dal governatore del Veneto, Luca Zaia, in contatto con l'assessore alla Protezione Civile, Giampaolo Bottaccin, il responsabile del Suem 118, Paolo Rosi e della Protezione Civile, Roberto Tomellato. Zaia ha convocato una Giunta regionale straordinaria proprio per affrontare la situazione e per una prima conta dei danni. «Abbiamo - ha detto il presidente veneto - un sistema di intervento ben collaudato dai purtroppo numerosi eventi calamitosi accaduti negli ultimi anni e tutti i nostri uomini, sanitari, volontari e tecnici, stanno ancora una volta gettando il cuore oltre l'ostacolo».



Proprio la conta dei danni richiederà probabilmente un attento esame. Numerose infatti le abitazioni scoperchiate dalla furia del vento, moltissimi gli alberi sradicati e caduti lungo le strade, mentre veicoli sono finiti nei canali spinti dalla potenza della tromba d'aria. Immediati comunque gli interventi dei soccorritori. Sul posto la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri. Il Suem 118 è intervenuto con due elicotteri e 19 ambulanze. Il maltempo però nelle stesse ore ha riguardato gran parte della Regione, con grandinate e forti raffiche di vento, e nel bellunese, ad Acquabona, fuori Cortina, è caduta una frana di ghiaia e fango che ha invaso la statale Alemagna. La strada che collega il capoluogo ampezzano al resto del Veneto è stata chiusa per consentire le operazioni di sgombero del terriccio. Un'analoga frana era caduta un paio di settimane fa sempre in località Acquabona, isolando per alcune ore Cortina.
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Il Messaggero