«Anticipò l'omicidio in un romanzo». Ma la Cassazione annulla la condanna a Piampaschet

Daniele Ughetto Piampaschet
È da rifare il processo a Daniele Ughetto Piampaschet, l'aspirante romanziere della provincia torinese, accusato dell'omicidio di una giovane prostituta nigeriana,...

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È da rifare il processo a Daniele Ughetto Piampaschet, l'aspirante romanziere della provincia torinese, accusato dell'omicidio di una giovane prostituta nigeriana, sua amica, il cui corpo era stato ritrovato sul greto del Po, proprio come in un suo romanzo poi dato alle stampe. La prima sezione penale della Cassazione ha disposto l'annullamento con rinvio della sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Torino, che il 30 giugno 2015 l'aveva condannato a 25 anni e mezzo. Si celebrerà, dunque, un nuovo processo d'Appello davanti ad un'altra sezione della stessa corte torinese.


«Ora è tutto da rifare ma partiamo da una sentenza di assoluzione, perché in primo grado Ughetto Piampaschet era stato assolto. Sono stati due giorni terribili per lui ed è molto scosso, ma alla notizia si è commosso», ha detto il suo avvocato, Stefano Tizzoni. Per l'uomo non era in corso alcuna misura cautelare se non il ritiro del passaporto. Il cadavere della giovane donna, Anthonia Egbuna, fu ripescato dal Po nel febbraio 2012, in avanzato stato di decomposizione.

Ughetto Piampaschet si è sempre difeso sostenendo che Anthonia fosse stata punita per avere tentato di ribellarsi e uscire dal giro della prostituzione. L'uomo fu arrestato nell'agosto 2012, di ritorno da Londra, dove era stato volontario alle Olimpiadi, e ha passato un periodo in carcere, fino all'assoluzione in primo grado, il 9 aprile 2014, per non aver commesso il fatto.

In appello l'istruttoria era stata riaperta e lo scrittore condannato. Alla base dell'accusa l'improvvisa cessazione di comunicazioni tra lui e la vittima dal giorno ipotizzato per il delitto; la presenza di sangue della vittima sui sedili di una delle sue automobili; i due romanzi, 'La rosa e il leone' e 'Il braccialetto di coralo', ritenuta dall'accusa una confessione extra-giudiziale. Ora un nuovo processo riaprirà il caso.
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Il Messaggero