Il dissenso galoppa sul web, petizione al Papa per chiedere chiarezza su gay e divorziati

Il dissenso galoppa sul web, petizione al Papa per chiedere chiarezza su gay e divorziati
Città del Vaticano I grattacapi per Bergoglio non finiscono mai. Nell’era dei sondaggi, sotto il peso dei rilevamenti statistici, anche il dissenso dentro la Chiesa galoppa sul...

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Città del Vaticano I grattacapi per Bergoglio non finiscono mai. Nell’era dei sondaggi, sotto il peso dei rilevamenti statistici, anche il dissenso dentro la Chiesa galoppa sul web. Al momento sono già 400 mila le persone, tra cui diversi cardinali, arcivescovi e vescovi, che hanno sottoscritto la “Supplica Filiale” rivolta a Papa Francesco per chiedergli “una parola chiarificatrice”, come “unica via per superare la crescente confusione fra i fedeli” in materia di matrimonio e di unioni omosessuali. L’appello è stato diffuso in otto lingue (compreso il russo) tramite i social network e una specie di catena di Sant’Antonio via email, ben presto diramatasi in diverse nazioni, rimbalzando di continente in continente. All’indirizzo www.supplicafiliale.org vengono elencate dettagliatamente le motivazioni che sono alla base di questa singolare iniziativa legata al prossimo sinodo sulla Famiglia, programmato in Vaticano per ottobre. Per i firmatari è necessario un supremo intervento per arginare, così scrivono, “lo strisciante progredire della rivoluzione culturale, promossa da forze anticristiane che da decadi cercano d’indebolire le convinzioni morali fondate sul Vangelo e sulla Legge Naturale”. All’origine della petizione c’è il timore che la dottrina tradizionale della Chiesa, in materia di matrimonio, possa essere modificata durante il sinodo, al fine di permettere ai divorziati risposati di fare la comunione o alle coppie di fatto di avere talune forme di riconoscimento pastorale.




In pratica i firmatari chiedono al Papa di rassicurare la comunità cattolica del fatto che la Chiesa non intaccherà mai la “solida dottrina e una coerente disciplina, entrambe basate sull’insegnamento di Nostro Signore”. I timori sono legati ad alcune “confuse e dissonanti opinioni, emerse ad intra e ad extra dell’aula sinodale. Queste tesi sono state immediatamente riprese e moltiplicate dalla grancassa della propaganda laicista”. Insomma, al centro di questo sondaggio via web, c’è la volontà di raccogliere il dissenso alle aperture maturate durante il sinodo dello scorso anno.



I firmatari fanno anche sapere di essere preoccupati. “Osserviamo con angoscia che il casto e fecondo modello di famiglia, insegnato dal Vangelo, oggi è messo a rischio. Questo modello di famiglia è l’unica fiaccola capace di guidare milioni di fedeli, che da decenni sono bombardati da una rivoluzione sessuale e dalla sua propaganda edonista. Una breccia sembra sia stata aperta nella Chiesa Cattolica dalle proposte pastorali che, almeno nella pratica e talvolta anche di principio, negano la dottrina di Nostro Signore Gesù Cristo sulla castità e sulla indissolubilità del matrim Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero