Firenze, arrestato sindaco di Pescia: indagato anche per corruzione

Firenze, arrestato sindaco di Pescia: indagato anche per corruzione
Ci sono perfino due cappotti da donna (valore 680 euro). Ma anche tanti telefonini cellulari, Ipad, materiale sportivo e un numero esorbitante di chilometri percorsi per ottenere...

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Ci sono perfino due cappotti da donna (valore 680 euro). Ma anche tanti telefonini cellulari, Ipad, materiale sportivo e un numero esorbitante di chilometri percorsi per ottenere i rimborsi benzina, fino a picchi di 15.000 il mese (500 il giorno). Queste alcune spese incontrollate che procura e guardia di finanza di Firenze hanno accertato a Uncem Toscana e per le quali viene accusato di peculato Oreste Giurlani, attuale sindaco di Pescia ma suo tempo presidente dell'Unione dei comuni montani. Alcune spese non trovano neppure giustificazione nell'attività dell'ente.


Ce n'è una fatta in un negozio che venderebbe articoli religiosi, per fare presepi e statuette di angeli. Dalla documentazione sequestrata emerge che Giurlani aveva dato disposizioni di pagamento in proprio favore per 200.000 euro «senza alcun giustificativo di spesa», scrive il gip Anna Liguori.

Inoltre «si era autoliquidato rimborsi spesa per 233.000 euro presentando rendiconti autocertificati (taluni neppure firmati), compilando moduli in cui asseriva di aver sostenuto pagamenti di importi spropositati per acquisiti di numero cellulari, fruizione di parcheggio e autostrade, acquisti di carburante per percorrenza mensili di 10-11 mila euro con picchi fino al 15.120 km, vitto (fino a 897 euro mensili)».
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Il Messaggero