Pedofilia, Weslowski ricoverato all'ospedale: udienza in Vaticano subito rinviata

Pedofilia, Weslowski ricoverato all'ospedale: udienza in Vaticano subito rinviata
L'ex nunzio della Repubblica Dominicana, Jozef Wesolowski, nei confronti del quale oggi doveva iniziare il processo penale davanti al Tribunale vaticano, è stato ricoverato...

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L'ex nunzio della Repubblica Dominicana, Jozef Wesolowski, nei confronti del quale oggi doveva iniziare il processo penale davanti al Tribunale vaticano, è stato ricoverato in ospedale. Dunque, il Tribunale «ha dovuto sospendere il dibattimento e rinviare a data da destinarsi dovendosi attendere la cessazione della causa che ha dato luogo al rinvio».




Mentre il Papa è in viaggio in America latina, si sarebbe dovuta tenere davanti al Tribunale della Santa Sede la prima udienza all'ex nunzio polacco rinviato a giudizio «per il reato di detenzione di materiale pedopornografico e atti di pedofili». Wesolowski era assente per un improvviso malore ed è stato ricoverato in terapia intensiva in una struttura ospedaliera pubblica della capitale.



Cinque i capi di accusa contro di lui: detenzione di materiale pedopornografico; pedofilia in concorso; ricettazione di materiale pedopornografico; lesioni gravi alle vittime adolescenti; condotta che offende la religione e la morale cristiana per aver visitato siti pornografici. La prima udienza è durata sei minuti e il processo è stato immediatamente rinviato dal collegio giudicante presieduto da Giuseppe Dalla Torre.



In particolare, il promotore di Giustizia vaticano, Gian Piero Milano (in pratica il pm Vaticano (insieme agli aggiunti, Roberto Zannotti e Alessandro Diddi) contesta ben cinque reati all'ex nunzio polacco Wesolowski (domiciliato presso la Comunità dei Penitenzieri al primo piano del Palazzo del Tribunale Vaticano nella stanza numero 5). Il primo, in base all'art 11 della Legge VIII del 2013, «per avere detenuto e comunque per essersi procurato dai siti internet materiale raffigurante minori di diciotto anni coinvolti in attività sessuali esplicite a scopi prevalentemente sessuali.



Con l'aggravante della detenzione di ingenti quantità». Il promotore di Giustizia accusa poi l'ex nunzio 'alla sbarrà «nella Città del Vaticano ed altrove, da epoca imprecisata fino al 22 settembre 2014» del delitto punito dagli art. 63,68, 335 e 336 c.p. «per avere con più azioni e, in un caso, in concorso con Francisco Javier Occi Reyes ed altri allo stato ignoti, corrotto, mediante atti di libidine, adolescenti di età presumibilmente compresa tra i 13 e i 16 anni al fine di compiere su di essi e alla presenza di essi atti sessuali; comportamenti - contesta il pm - tenuti almeno in una occasione avvenuti in luogo esposto al pubblico».



La terza contestazione a Wesolowski si riferisce a fatti che sarebbero avvenuti nella Repubblica Dominicana «fino all'agosto 2013» e riguarda il reato punito dall'art. 421 c.p. «per avere, fuori dai casi di favoreggiamento e di auto-riciclaggio previsti rispettivamente dagli art. 225 e 421 bic c.p. acquistato, ricevuto, nascosto o comunque detenuto su due computer di cui aveva l'uso, materiale pedopornografico e, dunque, cose provenienti da un delitto».



Altra accusa mossa a Wesolowski è relativa a fatti che sarebbero avvenuti nella Repubblica Dominicana e altrove «sino al 5 agosto 2013» e riguarda il reato punito dall'art. 372 c.p. «per avere cagionato lesioni gravi costituite da perturbamenti della mente, agli adolescenti vittime degli abusi sessuali».



Il quinto reato contestato dal pm vaticano a Wesolowski è contestato all'art. 9 della Legge LXXI del 2008 «per avere serbato una condotta che offende i principi della religione o della morale cristiana per avere ripetutamente eseguito accessi a siti pornografici». Contestazione che, secondo l'accusa, riguarderebbe il periodo nella Repubblica Dominicana fino all'agosto 2013, a Roma, nella Città del Vaticano e altrove «fino al 22 settembre 2014».
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Il Messaggero