Pd, Zingaretti: sosterrò Orlando, cambiare il partito

Pd, Zingaretti: sosterrò Orlando, cambiare il partito
«Dobbiamo cambiare il Pd. Perché così non va. Ci vuole innovazione, protagonismo, coinvolgimento di chi ne fa parte, collegialità». Così il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Dobbiamo cambiare il Pd. Perché così non va. Ci vuole innovazione, protagonismo, coinvolgimento di chi ne fa parte, collegialità». Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti annuncia il suo appoggio alla candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del Pd. «Andrea Orlando credo possa rappresentare questa novità - spiega - e quindi lo sosterrò nella scommessa che ha lanciato oggi. Forza e coraggio, rimettiamoci in cammino».


«Serve un segretario che si dedichi» «a rafforzare l'identità unitaria» del Pd «contro la frammentazione di gruppi e correnti per ricostruire una cultura politica», sottolinea Zingaretti su Facebook. Secondo il governatore del Lazio bisogna «avere il coraggio e aprire una fase nuova per superare in avanti le difficoltà di questi mesi. Il Pd che cambia serve all'Italia».

«Dobbiamo allargare, rafforzare un campo di forze intorno al Pd, per un nuovo centrosinistra, altrimenti rischiamo di continuare con le sconfitte anche nelle lezioni amministrative e soprattutto, di isolarci nella ricerca di un progetto che ha bisogno delle idee di tutte e tutti. Serve un segretario che unisca», continua il presidente della regione Lazio. «Dobbiamo ricostruire l'Italia con idee e un progetto nuovo che punti ad un'Italia più equa e più giusta - conclude - con l'ambizione di ricostruire un rapporto positivo con chi ci ha voltato le spalle, i giovani in primo luogo».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero