Il sì di Denis Verdini alla legge sulle unioni civili e alla fiducia scatena la polemica nel Pd. «Non si può più stare zitti ed è il momento...
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«È chiaro che il voto di fiducia è un voto che costruisce il perimetro della maggioranza - sottolinea Speranza - Penso che sia un fatto molto grave e sia una scelta assolutamente sbagliata che non condivido e che tocca l'identità profonda del Partito Democratico. Il Pd è nato per esser cardine del centro-sinistra; giorno dopo giorno rischia di diventare altro. Questo per me non è accettabile». «Rispetto al governo Letta l'appoggio di esponenti di centrodestra è diverso perchè allora era indispensabile avere quei voti per far nascere un governo. Ora si tratta di un governo che già esiste. È indispensabile ricordare la dialettica dinamica parlamentare di quei giorni. Questa di oggi è una scelta politica che sta facendo altro. Si sta costruendo il disegno con residui del berlusconismo: penso questo sia sbagliato e credo che sia giusto che il nostro popolo e la nostra gente possano su questo discutere e valutare cosa ne pensano», aggiunge ancora l'ex capogruppo alla Camera.
«A Speranza ricordo che Verdini ha votato la fiducia al governo Monti e l'ha votata al governo Letta, oltre ad aver votato ieri per le unioni civili, passaggio storico atteso da anni. Il gruppo di Verdini non c'entra nulla con il Pd, non fa parte del nostro partito e mai ne farà parte. L'unico a tenere quotidianamente insieme il Pd e Verdini è proprio Speranza, che insegue i propri fantasmi o forse più semplicemente le dichiarazioni dei Cinque Stelle e di Forza Italia», replica la vicesegretaria Pd Deborah Serracchiani.
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Il Messaggero