Il Pd contro i pm di Napoli: «Ci attaccano senza motivo»

Matteo Renzi
«Un nostro amministratore comunale è stato arrestato, poi assolto. Si chiama Giosi Ferrandino, era sindaco a Ischia. L'indagine su di lui è molto strana ed...

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«Un nostro amministratore comunale è stato arrestato, poi assolto. Si chiama Giosi Ferrandino, era sindaco a Ischia. L'indagine su di lui è molto strana ed è passata sui media come "indagine CPL Concordia". I protagonisti dell'accusa sono gli stessi dell'indagine su Consip. I metodi, pare, simili». Matteo Renzi va all'attacco del pm napoletano Woodcock, titolare dell'inchiesta su Consip nelle cui reti è finito il ministro Luca Lotti, oggi sconfitto in tribunale nel processo a Ferrandino, e il padre dell'ex premier, Tiziano. Al Pd la soddisfazione per l'assoluzione dell'ex sindaco va di pari passo con le bordate verso i pm napoletani.


«Scommetto che nei prossimi mesi questa vicenda tornerà clamorosamente fuori. Perché è strana, molto strana. Ne vedremo delle belle, amici. Il tempo è galantuomo, la verità prima o poi arriva», scrive il segretario del Pd nella sua e-news. Ancora più esplicita la deputata renziana Alessia Morani: «La vicenda della Cpl-Concordia ha delle sinistre analogie con la vicenda Consip. Identico è il pool. Identico il braccio operativo, il Noe guidato dal capitano Scafarto. Identici gli effetti: un'artificiale tempesta mediatica che si abbattuta sui vertici nazionali del Pd. Tutte queste analogie, sommate, fanno nascere l'insopportabile dubbio che Consip e Cpl-Concordia possano essere state usate come pretesti per colpire una parte politica. Che si sia cioè davanti a un vero e proprio disegno eversivo».

Un tema caldo, che il partito del Nazareno intende "cavalcare". Nel frattempo, sempre oggi, il gip di Roma Alessandra Boffi ha archiviato le posizioni del pm di Napoli, Henry John Woodcock e della sua compagna, la giornalista di Rai Tre, Federica Sciarelli: la giornalista era sospettata di aver fatto arrivare al Fatto Quotidiano notizie sul caso Consip provenienti dalla procura napoletana. Il gip ha escluso che ci sia stata rivelazione di del segreto d'ufficio.
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Il Messaggero