Il Pd tra i socialisti europei. Scontro D'Alema-Fioroni. Renzi scherza: «Compro i pop corn»

Matteo Renzi accoglie Martin Schultz (Foto Ansa)
Il partito democratico decide ufficialmente di entrare nel partito socialista europeo. La Direzione del Pd ha approvato l'adesione al Pse con 121 sì. Due gli astenuti e un...

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Il partito democratico decide ufficialmente di entrare nel partito socialista europeo. La Direzione del Pd ha approvato l'adesione al Pse con 121 sì. Due gli astenuti e un voto contrario (Beppe Fioroni) su 125 presenti.




Matteo Renzi lo aveva annunciato nel suo programma per le primarie a segretario e oggi incassa il sì della direzione da premier. «Un punto di arrivo per tante storie, ma anche un punto di partenza», ha commentato. Punto di arrivo non lo è però per Beppe Fioroni: accanto ai 121 sì e a due astenuti, spicca l'unico voto contrario, il suo. L'ex Margherita ha votato no in «netto dissenso» con un'adesione che avviene in maniera «troppo semplificata» e perché - ha spiegato - non intende «morire socialdemocratico». «Sono pronto a un seminario con Fioroni per spiegargli l'influenza del cristianesimo sociale nel socialismo europeo», ha proposto Massimo D'Alema secondo cui l'adesione al Pse - che intanto cambia nome in Pse-Socialists&democrats - pone fine a «un'anomalia».



«Noi facciamo una scelta politica e non ideologica, aderiamo ad un campo di forze progressiste molto variegato. Smettiamola quindi con i timori», ha spiegato l'ex premier Ds, mentre Renzi ha ironizzato: «Anche io comprerò i pop corn per assistere all'epico scontro tra D'Alema e Fioroni...», ha detto il premier al termine della direzione, dove però i mal di pancia non sono solo di Fioroni ma - nonostante il sì all'adesione - anche di altri ex popolari. L'ingresso a pieno titolo dei democratici al Pse sarà sancito dal congresso dei socialisti che si apre domani a Roma e che sabato incoronerà Martin Schulz candidato alla presidenza della Commissione Ue.

Bersani «C'è stato un passo avanti da parte di tutti: del Pse che si apre a istanze democratiche e non solo socialiste e del Pd che entra a far parte di una delle più grandi famiglie politiche d'Europa», è il commento di Pier Luigi Bersani.



Fassina «Con l'adesione del Pd al Pse entriamo in un cantiere aperto, dove c'è un confronto culturale e politico al quale dovremmo partecipare». Lo sottolinea Stefano Fassina intervenendo alla direzione Pd sull'adesione al Pse e rimarcando come, con questa scelta, «non c'è il rischio di essere egemonizzati dalla famiglia socialista».



I dubbi di Gasbarra «Sono sempre stato e rimango contrario alla scelta di aderire al Pse, ma prendo atto della decisione del mio partito. Di certo non posso unirmi ai diffusi festeggiamenti perché siamo nati per scrivere una nuova storia in Italia e in Europa mentre scegliamo pigramente di rifugiarci nel vecchio contenitore della social democrazia europea, scegliamo di lasciare la Smart e di salire su una vecchia Skoda, a cui tentiamo di fare restyling».

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Il Messaggero