Le festa dell'Unità tornano "de sinistra". Poco Renzi. Poco progressismo liberal-liberista (ei fu). Molti ospiti targati Leu, a cominciare da Bersani e...
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Più che altro, guardando qui e là i programmi di queste feste, sembra che si voglia tornare alle radici politico-culturali per ripartire da quelle. C'è chi ironizza: somiglieranno alle vecchie feste della compianta FGCI (Federazione giovani comunisti italiani). E questo perché, oltre a Maurizio Martina, Nicola Zingaretti - che da quelle esperienze arriva - sarà molto presente e ascoltato, in quanto per ora unico candidato congressuale alla segreteria.
Feste dell'Unità dunque come laboratorio per la prossima stagione. Che potrà essere magari giallo-rossa, ossia targata M5S-Pd, nel caso i grillini dovessero rompere con i leghisti. Anche se per ora si tratta, scespirianamente, di un sogno di una notte di mezza estate.
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Il Messaggero