Pd, con Emiliano le primarie diventano una sfida vera

Pd, con Emiliano le primarie diventano una sfida vera
Michele Emiliano resta nel Pd e si candida al congresso del Pd. Con lui restano Francesco Boccia e Dario Ginefra. I tre sabato scorso erano al teatro Vittoria mentre risuonavano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Michele Emiliano resta nel Pd e si candida al congresso del Pd. Con lui restano Francesco Boccia e Dario Ginefra. I tre sabato scorso erano al teatro Vittoria mentre risuonavano le note di  Bandiera Rossa, ma nessuno - ai piani alti del Nazareno - ha avuto mai dubbi sulla voglia del magistrato di sfidare Renzi al congresso.


Con l'esuberante Emiliano ci guadagna anche Renzi che avrá di fronte uno sfidante vero, e ci guadagneranno le primarie che altrimenti rischiavano di essere troppo piatte rischiando di non arrivare all'obiettivo dei tre milioni di votanti. Ambientalista, amante delle cozze e del basket, appassionato di J-Ax, Emiliano renderà le primarie del Pd un appuntamento molto diverso da quello a cui abbiamo assistito solo tre anni fa.

Resta ora da vedere cosa farà Andrea Orlando. Ieri il ministro della Giustizia aveva avanzato la sua candidatura nel disperato tentativo di tenere dentro anche l'ala bersaniani-dalemiana che invece ha preso un'altra strada. Sembra ora difficile che la candidatura di Orlando possa reggere senza rischiare di finire stritolata dalla forza che Renzi ha nel partito e dalla straordinaria capacità che ha Emiliano di stupire e sparigliare.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero