Pasqua, San Pietro blindata per la messa di Papa Francesco

Pasqua, San Pietro blindata per la messa di Papa Francesco
CITTA' DEL VATICANO - La paura di incidenti o di attentati da parte di un lupo solitario in Vaticano sembra essere parte integrante di questa Pasqua. Il sistema di controlli...

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CITTA' DEL VATICANO - La paura di incidenti o di attentati da parte di un lupo solitario in Vaticano sembra essere parte integrante di questa Pasqua. Il sistema di controlli per i fedeli alla messa papale è davvero stringente. Già dalle prime ore di questa mattina in piazza si vedevano lunghe file di pellegrini che, armati di tanta pazienza, attendevano di poter entrare in piazza san Pietro passando attraverso i varchi predisposti. Serpentoni di turisti e fedeli di varia nazionalità, componevano una folla composta e variopinta. Famiglie, gruppi parrocchiali, ragazzi, comitive straniere che si mescolavano aspettando di poter avanzare lentamente e prendere posto.

 
Ad ognuno venivano controllati dagli agenti borse e zaini con i metal detector e questa attività rallentava un po' l'avanzata della folla che veniva fatta accedere in piazza a scaglioni. I primi filtri delle forze di sicurezza erano posizionati a centinaia di metri dall'emiciclo berniniano. Naturalmente sono state chiuse al traffico non solo via della Conciliazione ma anche alcune delle strade minori parallele che normalmente restano aperte anche la domenica. I controlli non hanno escluso nemmeno i sacerdoti che erano attesi sul sagrato per concelebrare assieme al Papa. Anche loro in attesa con i turisti, ben riconoscibili per le vesti ligurgiche che tenevano in mano da indossare durante la cerimonia.

Cinque giorni fa il Papa ha ricevuto gli uomini e le donne della Polizia di Stato ringraziandoli per il lavoro che svolgono ogni giorno per garantire la tranquillità in Vaticano. Davanti al Capo della Polizia Franco Gabrielli il Papa non ha nascosto il pericolo incombente facendo riferimento a «che non ci sia qualche pazzo che faccia una strage e rovinando tante famiglie».
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Il Messaggero