Centrodestra, Parisi: alleati con Berlusconi ed evitare Lega si allei con M5S

Stefano Parisi al lavoro per federare a destra
Stefano Parisi veste i panni del federatore e dopo la lettera al Mattino di Napoli in cui parla di una «nuova casa per liberali e popolari» si mette in moto anche su...

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Stefano Parisi veste i panni del federatore e dopo la lettera al Mattino di Napoli in cui parla di una «nuova casa per liberali e popolari» si mette in moto anche su Facebook dove chiarisce che non vuole fare concorrenza a Berlusconi e che serve una calamita per la Lega tentata da alleanze con il M5S.  

«Non basta essere uniti per vincere ma serve costruire una maggioranza in Parlamento che sia in grado di sostenere un'azione di Governo continuativa e solida» scrive Parisi.

«Non basta vincere le elezioni -prosegue - se le ricette di politica economica e sociale sono le stesse degli ultimi 20 anni. Dobbiamo lavorare sul programma di Governo, tra pochi mesi il centrodestra potrebbe trovarsi a Palazzo Chigi. Deve avere pronti i provvedimenti per rilanciare l'economia, la riforma fiscale, il nuovo codice degli appalti, lo statuto dei lavori, le misure per gestire i flussi migratori, la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Dobbiamo sapere come tagliare la spesa, come rilanciare gli investimenti, come proporre la riforma dei trattati. Dobbiamo poi avere persone di qualità in Parlamento e al Governo che siano in grado di essere squadra e di avere la fiducia degli Italiani, e essere rispettati nel mondo»

Ma è alla fine del suo ragionamento che si schiera tra Berlusconi e Salvini che Parisi vuole allontanare dal M5S: «Il centro destra ha due grandi anime. Una liberale e popolare, l'altra radicale. Energie PER l'Italia non fa concorrenza a Berlusconi. Noi pensiamo che dobbiamo fare in modo che l'area liberale e popolare sia prevalente nel centro destra. Siamo in questo nei fatti alleati. Noi abbiamo anche il compito di evitare che, per ripicche interne, la Lega si allei con i 5 Stelle. E dobbiamo confrontarci con loro per fare in modo che abbandonino posizioni non compatibili con una coalizione di governo. Questo è il nostro lavoro, questo è il nostro compito». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero