Si chiamava Zyed Ben Belgacem, secondo informazioni di Le Parisien, l'attentatore che sabato all'aeroporto di Orly ha disarmato una soldatessa ed è poi stato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'assalitore di Orly ha usato la soldatessa come «scudo umano», puntandole una pistola a piombini alla tempia, ha detto il procuratore di Parigi, Francois Molins. La lotta con la militare dell'operazione Sentinelle, ha aggiunto, è stata lunga, «l'ha attacca da dietro», una lotta «molto violenta», di «due minuti» per «tentare di rubarle il fucile d'assalto Famas, che riesce infine a strapparle e a mettersi a tracolla». «Questo mostra in modo evidente la forte volontà dell'aggressore, estremamente violento, di andare fino in fondo», ha continuato. Molins ha infine confermato che l'assalitore ha «gettato a terra uno zaino con una tanica di benzina». All'interno sono stati trovati anche 350 euro, un accendino, un pacchetto di sigarette, e un Corano. Presso il suo domicilio sono stati ritrovati alcuni grammi di cocaina e due machete.
L'uomo era un delinquente comune che - oltre ai precedenti giudiziari per traffico di stupefacenti - era stato oggetto di «44 segnalazioni» al casellario giudiziale. Trentanove anni, Zied era stato in libertà condizionata per rapina a mano armata.
L'assalitore ha strappato l'arma a una donna militare ma è subito stato freddato prima di riuscire ad utilizzarla. Esclusa la presenza di eventuali ordigni o di altre minacce per la sicurezza. La polizia ha aperto un'indagine per terrorismo, come conferma la Procura di Parigi.
L'uomo è stato ucciso mentre si dirigeva - con l'arma rubata - verso un McDonald's del Terminal Sud. Lo riferiscono testimoni citati da Le Monde. Secondo le ricostruzioni, a fare fuoco è stato un agente della polizia di frontiera.
Evacuato totalmente l'aeroporto, i voli sono stati sospesi. «Quasi 3.000 persone sono state evacuate dal terminal sud di Orly, chi si trovava al terminal ovest è stato invece spostato in luoghi sicuri» all'interno dell'aeroporto o sugli aerei fermi sulla pista. Lo ha detto il portavoce del ministro dell'Interno, Pierre Henri-Brandet. Tutti i voli in arrivo a Orly sono stati dirottati all'aeroporto Charles de Gaulle, a nord di Parigi.
Un'ora e mezzo prima dell'aggressione di Orly, l'uomo ha aperto il fuoco durante un controllo contro una poliziotta a Stains, nella regione di Seine-Sain-Denis, alle porte di Parigi. L'agente è rimasta ferita alla testa. L'uomo è poi fuggito a bordo della sua Clio che è stata ritrovata abbandonata nella località di Vitry, con una maglietta imbrattata di sangue all'interno. Il fuggitivo ha quindi rubato una Citroen Picasso con la quale ha raggiunto Orly, dove la macchina è stata ritrovata, scrive le Parisien.
Il padre e il fratello dell'uomo ucciso sono stati fermati, come prevedono le procedure di rito, dai servizi antiterrorismo. Un'operazione è in corso a Garges-les-Gonesse, banlieue nord di Parigi, dove abitava Zied. Gli agenti dei reparti speciali sarebbero entrati nella casa dell'uomo. Il padre e il fratello, intanto, restano in stato di fermo per essere interrogati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero