È cominciata alle 9 allo Stade de France, dove 3 kamikaze si fecero esplodere dando il via alle stragi jihadiste di un anno fa, la commemorazione solenne delle vittime del...
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Le commemorazioni ufficiali delle stragi che causarono 130 morti in diversi attentati di commando jihadisti a Parigi, si sono quindi concluse davanti al Bataclan, il locale dove 90 spettatori di un concerto rimasero uccisi in 20 minuti di sparatoria. Hollande, Valls, Hidalgo e diverse personalità e ministri del governo sono presenti. Fra questi, l'ambasciatore degli Stati Uniti, signora Jane Hartley. Non è stato previsto alcun discorso, su espressa richiesta dei parenti delle vittime, che hanno chiesto che fosse soltanto letto l'elenco dei caduti, fra i quali l'italiana Valeria Solesin. Hollande e Hidalgo hanno scoperto una lapide davanti al teatro, riaperto ieri sera con un concerto di Sting, poi è stato osservato un minuto di silenzio.
Gli Eagles of Death Metal tra la folla. Durissima polemica degli Eagles of Death Metal, il gruppo californiano che era sul palco del Bataclan la sera della strage del 13 novembre, e Jules Frutos, condirettore del teatro che ieri sera avrebbe dato ordine di non far entrare i musicisti al concerto di Sting. Questa mattina, alla cerimonia solenne con Francois Hollande, il cantante Jesse Hugues e gli altri del gruppo erano presenti, mescolati tra la folla. La notizia che il gruppo sarebbe stato bloccato all'entrata del Bataclan ieri sera, a causa delle critiche rivolte dal cantante dopo l'attentato ai sistemi di sicurezza e a presunte complicità all'interno del Bataclan, è stata smentita questa mattina dal manager dei musicisti, Marc Pollack, che ha dato del «vigliacco» a Frutos.
«Sono venuti, li ho mandati via, ci sono cose che non si perdonano», aveva detto Frutos ieri sera, confermando quanto già dichiarato in alcune interviste della vigilia.
Il Messaggero