Sebastien, sopravvissuto alla strage del Bataclan: «I terroristi mi chiedevano: capite perché lo facciamo?

Sebastien, sopravvissuto alla strage del Bataclan: «I terroristi mi chiedevano: capite perché lo facciamo?
«All'inizio ci hanno fatto la predica. Ci hanno spiegato che erano lì per le bombe sganciate in Siria e per dimostrare a noi occidentali gli effetti degli aerei laggiù»....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«All'inizio ci hanno fatto la predica. Ci hanno spiegato che erano lì per le bombe sganciate in Siria e per dimostrare a noi occidentali gli effetti degli aerei laggiù». Sèbastien è sopravvissuto al massacro del Bataclan, prima nascondendosi, poi - racconta ai microfoni di Rtl - una volta trovato dai terroristi, parlando con loro per un'ora, con un kalashnikov puntato verso di lui. «Potevano uccidermi subito. Ma quando hanno cominciato a parlarmi, ho capito che forse ero destinato a vivere». «Ci hanno chiesto se capivamo le loro ragioni, vi lascio immaginare il silenzio che è calato in quel momento» tra gli ostaggi, prosegue Sèbastien, aggiungendo che i terroristi chiedevano loro di fare da intermediari con la polizia dalla finestra. «Ci chiedevano di urlare agli agenti di non avvicinarsi, altrimenti si facevano esplodere».








È l'unica richiesta che gli assalitori hanno avanzato: «Abbiamo pensato che forse volevano salvarsi la vita, ma ci sembrava improbabile dopo la carneficina che avevano fatto in sala. E poi volevano dei giornalisti». «In ogni momento una parola sbagliata può provocare la tua morte», ricorda ancora Sèbastien che oggi si ritiene «nato una seconda volta».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero