Attentato a Parigi, il disperato appello dell'ostaggio: «Sono ferito per favore aiutateci, qui è una carneficina»

Attentato a Parigi, il disperato appello dell'ostaggio: «Sono ferito per favore aiutateci, qui è una carneficina»
«Sono ancora dentro al Bataclan, sono ferito gravemente, per favore aiutateci, siamo al primo piano. E' stata una carneficina». «Ci stanno uccidendo uno a uno»...

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«Sono ancora dentro al Bataclan, sono ferito gravemente, per favore aiutateci, siamo al primo piano. E' stata una carneficina». «Ci stanno uccidendo uno a uno» Dall'interno del teatro preso d'assalto dai terroristi escono notizie scritte da un ostaggio su Facebook e Twitter.








Ed è la cronaca drammatica scritta, probabilmente con uno smartphone, da Benjamin Cazenoves, un giovane designer. Un'ora fa ha scritto: «Io sono ancora al Bataclan al 1° piano. Sono ferito gravemente. Vengano ad aiutarci Ci sono dei sopravvissuti all interno. Stanno colpendo tutti, uno per uno. Al 1° piano in fretta».



Venti minuti, Benjamin Cazenoves scrive ancora: «Sono ancora vivo. Ho solo delle ferite. Una carneficina. Ci sono cadaveri ovunque». In molti su Facebook gli rispondono e lo incoraggiano, ma la situazione appare drammatica. Numerosi parigini, che si sono trovati nei luoghi degli attacchi, hanno consegnato le loro testimonianze su Facebook e Twitter. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero