Il Papa in Sri Lanka: libertà religiosa diritto umano fondamentale

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Dal nostro inviato Franca Giansoldati COLOMBO – Francesco chiede libertà religiosa per ogni credo, in ogni Paese, a...

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Dal nostro inviato Franca Giansoldati


COLOMBO – Francesco chiede libertà religiosa per ogni credo, in ogni Paese, a qualsiasi latitudine. Davanti al palco della messa si distende un immenso tappeto blu. L'oceano indiano. L'orizzonte lontano si mescola ad un filo di azzurro più fumato e il cielo, sopra, senza una nuvola, fa da sfondo alla preghiera.



Sono arrivati in trecentomila, forse di più, impossibile contare la marea umana che copre ogni centimetro dei cinque ettari di parco lungo il litorale di Colombo. Prima era un ex campo da golf, poi un ippodromo, poi di cricket e oggi un parco pubblico. Fu utilizzato anche da Giovanni Paolo II quando venne qui, vent'anni fa, per beatificare un religioso nato a Goa, Giuseppe Vaz.



Lo stesso religioso che Francesco stamattina ha proclamato beato, il primo santo dello Sri Lanka, un campione di tolleranza, di rispetto, di collaborazione, di dialogo. “San Giuseppe Vaz ci ha mostrato l’importanza di superare le divisioni religiose nel servizio della pace. Il suo indiviso amore per Dio lo ha aperto all’amore per il prossimo; egli ha dedicato il suo ministero ai bisognosi, chiunque e dovunque essi fossero”. Bergoglio spiega che non ha mai fatto “distinzione di razza, credo, appartenenza tribale, condizione sociale o religione nel servizio che provvede attraverso le sue scuole, ospedali, cliniche e molte altre opere di carità. Essa non chiede altro che la libertà di portare avanti la sua missione”.



Perchè la libertà religiosa è un diritto umano fondamentale. Ogni individuo dev’essere libero, da solo o associato ad altri, di cercare la verità, di esprimere apertamente le sue convinzioni religiose, libero da intimidazioni e da costrizioni esterne. Come ci insegna la vita di Giuseppe Vaz, l’autentica adorazione di Dio porta non alla discriminazione, all’odio e alla violenza, ma al rispetto per la sacralità della vita, al rispetto per la dignità e la libertà degli altri e all’amorevole impegno per il benessere di tutti”.



Un diritto che in molte zone del mondo è totalmente conculcato alla Chiesa cattolica. Vi sono minoranze che subiscono una pesante persecuzione religiosa, soprattutto nei paesi a maggioranza islamica. In Arabia Saudita, per esempio, dove esiste una comunità di quasi due milioni di immigrati filippini, cattolici, è vietata ogni insegna che possa essere collegata al cristianesimo. Il rischio è il carcere. Basta solo possedere una bibbia in casa, o indossare un crocefisso per finire nelle mani della polizia religiosa, la mutawa, che non fa sconti a nessuno. Papa Bergoglio insiste sulla reciprocità, sul dialogo, sull'amore misericordioso.



Ai cattolici chiede di seguire l'esempio di san Giovanni Vaz che diffondeva il Vangelo e faceva proseliti senza conversioni forzate, ma attraverso il “rispetto, la dedizione, la perseveranza e l'umiltà. Questa è la strada anche per i seguaci di Gesù oggi. Siamo chiamati ad “uscire” con lo stesso zelo, con lo stesso coraggio di san Giuseppe, ma anche con la sua sensibilità, con il suo rispetto per gli altri, con il suo desiderio di condividere con loro quella parola di grazia”. I canti locali e i balli folcloristici hanno catturato l'attenzione per tutto il tempo della celebrazione. Danzatori eleganti si avvicendavano sotto il palco. Variopinti, allegri, sorridenti.



La marea umana era la più variegata: umilissimi contadini scalzi, fini signore in sarong, gruppi di bambini vestiti uguali, missionari, anziane dal volto rugoso, tanti giovani. I Cattolici mescolati ai buddisti, agli induisti. Papa Francesco è l'attrazione del Paese. Per lui è stata coniata anche una moneta con la sua effige. Nel pomeriggio andrà in pellegrinaggio al santuario di Madhu, nel centro dell'isola di Ceylon. Un antico luogo di culto divenuto punto di riferimento anche per i fedeli di altre confessioni. Lì è conservata una antica statua della Madonna, si dice sia potentissima e miracolosa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero