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Una Guardia Svizzera, ha detto il Papa stamattina, durante una udienza ai suoi soldati, «è una persona che veramente cerca di seguire il Signore Gesù e che ama in modo particolare la Chiesa, è un cristiano con una fede genuina». L’identikit che ne è seguito è suggestivo. Dovete, ha detto, tenere sempre con voi «un piccolo Vangelo, per leggerlo appena avete un momento tranquillo. Vi aiuta anche la vostra preghiera personale, specialmente il rosario, durante i “picchetti d’onore”. E vi aiuta il servizio ai più poveri, agli ammalati, a quelli che hanno bisogno di una buona parola…».
L’importante è essere accoglienti. «Quando incontrate la gente, i pellegrini, voi trasmettete con la vostra gentilezza e competenza questo “amore più grande” che viene dall’amicizia con Cristo. In effetti voi Guardie Svizzere siete un “manifesto” della Santa Sede». Il Papa ha ricordato che l'amicizia con questi suoi aiutanti, che vigilano sulla sua persona e sul Palazzo apostolico, si basa «sull’amore di Cristo: quell’amore “più grande” che Egli ha vissuto e che ha donato ai suoi discepoli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero