Papa Francesco: Sacra rota sia veloce e faccia giustizia gratuitamente

Papa Francesco: Sacra rota sia veloce e faccia giustizia gratuitamente
«La Sacra rota snellisca le procedure per processi più veloci e faccia giustizia gratuitamente». Lo ha detto Papa Francesco. ...

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«La Sacra rota snellisca le procedure per processi più veloci e faccia giustizia gratuitamente». Lo ha detto Papa Francesco.




Nonostante la minaccia di pioggia, che ha bagnato Roma nelle prime ore del mattino, il Pontefice ha confermato l'udienza generale in piazza San Pietro, dove sono radunati decine di migliaia di fedeli. Il Papa - dopo aver incontrato i trecento partecipanti al corso ''super rato'' promosso dal Tribunale della Rota Romana, l'ex Sacra Rota, nell'Aula Paolo VI - ha fatto il suo ingresso nell'emiciclo del colonnato della basilica vaticana, per il consueto giro tra la folla a bordo della jeep bianca scoperta, accolto come sempre dalle grida di ''Viva il Papa'' e ''Francesco-Francesco''.



Il vescovo, afferma il Papa, è un pastore e deve essere presso il suo popolo «segno vivo presenza del Signore in mezzo a loro». Per questo «è triste quando si vede un uomo che cerca questo ufficio e fa tante cose per arrivare là, e quando arriva là non serve, si pavoneggia, vive soltanto per la sua vanità». «Non si tratta di una posizione di prestigio, di una carica onorifica, il vescovado non è una onorificenza, è un servizio non deve esserci posto nella chiesa per la mondanità». Mentalità mondana, ha spiegato il Papa alla udienza generale, è quando si pensa ''questo uomo ha fatto la carriera ecclesiastica, è diventato vescovo'', nella chiesa non può, fare il vescovo è un servizio non una onorificenza per vantarsi, essere vescovi vuol dire tenere sempre davanti agli occhi l'esempio di Gesù che come buon pastore è venuto non per essere servito ma per servire, e per dare la sua vita per le pecore
».



Nella storia della Chiesa, ha ricordato il Pontefice,
«ci sono tanti vescovi santi, che ci mostrano che questo ministero non si cerca, non si chiede, non si compra, ma si accoglie in obbedienza non per elevarsi ma per abbassarsi, come Gesù che umiliò se stesso fino alla morte in croce». La riflessione di papa Francesco è stata preceduta, appena ascoltate le letture bibliche, da un commento a braccio: «abbiamo sentito - ha detto - le cose che l'apostolo Paolo dice al vescovo Tito, quante virtù dobbiamo avere noi vescovi, abbiamo sentito tutti, no? - ha detto girandosi verso i collaboratori dietro a lui - e non è facile, perchè tutti siamo peccatori, almeno ci avviciniamo a questo che l'apostolo consiglia a tutti i vescovi, pregherete per noi per questo?».



Vicinanza ai cristiani perseguitati in Siria e in altre parti del Medio Oriente viene raccomandata da Papa Francesco. Rivolgendosi in particolare ai pellegrini della Chiesa polacca, che domenica prossima celebrerà la ''Giornata di solidarietà'' con la chiesa perseguitata, che quest'anno è dedicata alla Siria, il Papa esorta a «stare vicini ai fratelli che in quel Paese e in altre parti del mondo soffrono a causa delle guerre fratricide e della violenza»: Francesco ringrazia per «le preghiere e i gesti concreti di aiuto materiale» affinché i cristiani perseguitati «sentano la premurosa presenza e l'amore di Cristo». Quindi, il Papa rivolge un saluto particolare anche ai pellegrini di lingua araba presenti in piazza San Pietro e in particolare a coloro che provengono dal Libano e dalla Siria.



Pellegrinaggio del Papa a Torino. «Sono lieto di annunciare - ha detto il Papa in udienza - che, a Dio piacendo, il 21 giugno prossimo mi recherò in pellegrinaggio a Torino per venerare la Sacra Sindone e onorare san Giovanni Bosco, nella ricorrenza bicentenaria della sua nascita». In piazza era presente una delegazione torinese.
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Il Messaggero