Bergamo – Il vescovo di Bergamo non ha dubbi vedendo la mano di cera di Giovanni XXIII che si è sciolta. «Si è sciolta per le troppe...
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La traslazione della salma dal Vaticano e Bergamo, dove resterà esposto un mese, è avvenuta ieri ed era stata calcolata alla perfezione. Tempi, percorsi, vigilanza. La gente a Bergamo che si è riversata per strada, ieri pomeriggio, per scattare una foto e recitare una preghiera era talmente tanta da avere causato un rallentamento della vettura, un pick up grigio, sul quale era stato sistemata l'urna per esporla alla vista dei fedeli l’urna.
«C’era davvero molto caldo e quella mezz’ora di ritardo ha fatto un po’ sciogliere il sottile strato di cera che ricopre la mano destra del pontefice. Stamattina abbiamo fatto una ispezione e posso dire che il corpo è integro, il volto è perfetto. Solo la mano si è un po’ sciupata ma, da quello che ci hanno detto i tecnici, si tratta di un danno precedente, causato nel 2000 a San Pietro, quando anche in quella occasione, la salma di Papa Giovanni XIII fu esposta alla venerazione dei fedeli sulla piazza vaticana” spiega monsignor Giulio della Vite, responsabile della comunicazione della curia bergamasca.
L’arrivo delle spoglie del Papa del Concilio nella sua città natale, dopo un viaggio fatto su un anonimo furgone per non dare nell’occhio, anche se scortato dalla polizia, è stata salutato da una marea di gente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero