Città del Vaticano - C'è chi lo accosta a Madre Teresa, chi lo paragona all'Abbè Pierre. In Francia l'attività umanitaria di padre Pedro...
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Questo missionario lazzarista argentino, 69 anni, è riuscito a realizzare il piccolo-grande miracolo per i più poveri del Madagascar, il villaggio di Akamasoa (I buoni amici), situato alle porte della capitale Antananarivo, dove si trova una immensa discarica di rifiuti attorno alla quale vivono decine di migliaia di persone che frugano tra l'immondizia alla ricerca di materiale da riciclare, da rivendere, da mangiare.
Nel 1989 quando vi arrivò per la prima volta padre Pedro Pablo Opeka, rimase a bocca aperta a vedere la quantità di bambini che cresceva nei rifiuti, imparando a sopravvivere nella miseria, tra le malattie, senza educazione, sanità, soprattutto senza futuro. Il religioso non si perse d'animo e iniziò ad organizzarsi. Nell'arco di un decennio migliaia di famiglie hanno imparato a rivivere in dignità, ha aiutato a costruire delle casette prefabbricate, ha insegnato a riciclare i materiali e a organizzare delle cooperative di lavoro. Padre Pedro ripete spesso che la povertà non è una fatalità, ma una triste realtà che ha le sue cause e può essere combattuta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero