Città del Vaticano – Papa Francesco chiede libertà e rispetto delle leggi in Nicaragua in questi giorni sconvolto da uan ondata di violenze in tutto il Paese....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le proteste sono iniziate ad aprile dopo che il governo aveva proposto una riforma sulle pensioni, praticamente a miccia per far scoppiare le frustrazioni di un popolo incapace di superare la crisi economica che colpisce soprattutto i settori più deboli nonostante le promesse del governo socialista del presidente sandinista Daniel Ortega. La forte repressione delle proteste da parte delle forze di sicurezza e l’intervento di gruppi violenti pro governativi sui manifestanti hanno provocato centinaia di feriti e oltre sessanta morti.
Papa Francesco durante l'Angelus ha ricordato anche la festa del Corpus Domini, ricordando ai fedeli riuniti in piazza san Pietro, che si tratta di una festa collegata direttamente al mistero di Cristo sulla croce e alla sua resurrezione. «Ci insegna a diventare più accoglienti e disponibili verso quanti sono in cerca di comprensione, di aiuto, di incoraggiamento, e sono emarginati e soli».
«La presenza di Gesù vivo nell’Eucaristia - ha spiegato il pontefice - è come una porta, una porta aperta tra il tempio e la strada, tra la fede e la storia, tra la città di Dio e la città dell’uomo», «Gesù, morto e risorto, continua a percorrere le strade del mondo, si affianca a noi e guida il nostro cammino: alimenta la fede, la speranza e l’amore; conforta nelle prove; sostiene l’impegno per la giustizia e la pace».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero