Migranti, monito del Papa all'Europa: «Tutti gli Stati collaborino per aiutare la Grecia»

Migranti, monito del Papa all'Europa: «Tutti gli Stati collaborino per aiutare la Grecia»
Papa Francesco, oggi,al termine dell'Angelus ha ricordato il dramma dei profughi «che fuggono da guerre e altre situazioni disumane. In particolare, la Grecia e gli...

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Papa Francesco, oggi,al termine dell'Angelus ha ricordato il dramma dei profughi «che fuggono da guerre e altre situazioni disumane. In particolare, la Grecia e gli altri paesi che sono in prima linea stanno prestando ad essi un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni». Secondo il Pontefice «una risposta corale può essere efficace e distribuire equamente i pesi. Per questo occorre puntare con decisione e senza riserve sui negoziati».


«Ho accolto con speranza la notizia circa la cessazione delle ostilità in Siria e invito tutti a pregare affinchè questo spiraglio possa dare sollievo alla popolazione sofferente, favorendo i necessari aiuti umanitari, e apra la strada al dialogo e alla pace tanto desiderata», ha poim detto il Pontefice assicurando anche la sua «vicinanza al popolo delle Isole Fiji, duramente colpito da un devastante ciclone. Prego per le vittime e per quanti sono impegnati nel prestare soccorso».

«Dio non permette le tragedie per punire le colpe, e afferma che quelle povere vittime non erano affatto peggiori degli altri. Piuttosto, Egli invita a ricavare da questi fatti dolorosi un ammonimento che riguarda tutti, perchè tutti siamo peccatori». «Anche oggi, di fronte a certe disgrazie e ad eventi luttuosi, può venirci la tentazione - ha detto ancora Papa Francesco - di 'scaricare' la responsabilità sulle vittime, o addirittura su Dio stesso. Ma il Vangelo ci invita a riflettere: che idea di Dio ci siamo fatti? Siamo proprio convinti che Dio sia così, o quella non è piuttosto una nostra proiezione, un dio fatto 'a nostra immagine e somiglianza'? Gesù, al contrario, ci chiama a cambiare il cuore, a fare una radicale inversione nel cammino della nostra vita, abbandonando i compromessi con il male, le ipocrisie, per imboccare decisamente la strada del Vangelo. Ma ecco di nuovo la tentazione di giustificarci: 'Da che cosa dovremmo convertirci? Non siamo tutto sommato brava gente, non siamo dei credenti, anche abbastanza praticanti?'».


Papa Francesco aveva aperto l'Angelus con una preghiera alla Vergine Maria, «ch ci sostenga, perchè possiamo aprire il cuore alla grazia di Dio, alla sua misericordia; e ci aiuti a non giudicare mai gli altri, ma a lasciarci provocare dalle disgrazie quotidiane per fare un serio esame di coscienza e ravvederci». Tutti hanno bisogno di convertirsi perchè «tutti siamo peccatori», «tutti facciamo compromessi con il male» e «tutti abbiamo un pezzetto di ipocrisia» in noi. Il Papa parlando a braccio e sottolineando «la pazienza di Dio», «grande, invincibile». E ha concluso: «Non è mai troppo per convertirsi».

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Il Messaggero