Città del Vaticano I “Cani del Signore”, i Domini Canes, i frati domenicani, compiono ottocento anni e, domani pomeriggio, nella basilica di San Giovanni in...
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L'Ordine è stato fondato in Linguadoca per contrastare la diffusione del catarismo, la più importante eresia medievale: Domenico e i suoi compagni si attivarono per contrastare le dottrine eretiche sia attraverso la predicazione che attraverso l'esempio di una severa ascesi personale, vivendo in povertà totale. Poiché per confutare le dottrine eterodosse era necessario che i predicatori, oltre a essere esemplarmente poveri, avessero anche una solida preparazione culturale, i conventi domenicani divennero importanti centri di studi teologici e biblici.
Nel 1235 Gregorio IX affidò definitivamente l'Inquisizione ai domenicani anche se il privilegio sarà esteso da Innocenzo IV anche ai frati minori (1246). Nel 1478 i domenicani, sotto Sisto IV, contro ebrei e mori, rilanciarono in Spagna il tribunale dell’inquisizione e nel 1542 i gesuiti ripeterono l’operazione anche a Roma. A causa dell’Inquisizione, tanti ebrei furono massacrati e alcune ordinanze ne imposero la reclusione nei ghetti.
Per far funzionare l’Inquisizione, la Chiesa si avvalse del braccio secolare, cioè dello Stato; in Italia l’inquisizione arrivò anche a Milano, Napoli, Firenze, Venezia e fondò confraternite; l’ordine francescano fu sospettato d’eresia e fu costretto a fare ritrattazioni, i valdesi o poveri di Lione furono richiamati, altri furono costretti ad abiurare; tanti italiani, per sfuggire all’inquisizione, si rifugiarono in Germania ed in Svizzera, tra loro erano i valdesi.
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Il Messaggero