Papa Francesco, leader sciiti e sunniti iracheni gli donano il Corano

foto osservatore romano
CITTÀ DEL VATICANO - I gesti simbolici - come sempre - hanno il potere di andare oltre la portata di qualsiasi parola, sbriciolando luoghi comuni, superando barriere....

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CITTÀ DEL VATICANO - I gesti simbolici - come sempre - hanno il potere di andare oltre la portata di qualsiasi parola, sbriciolando luoghi comuni, superando barriere. Stamattina poco prima dell’udienza generale in piazza san Pietro, il Papa ha ricevuto una delegazione irachena del ministero per gli affari religiosi composta da sciiti, sunniti e yazidi. In dono gli hanno portato una copia pregiata del Corano e un mantello tradizionale, due oggetti che testimoniano la volontà di dialogare e costruire ponti.


Ad accompagnare la delegazione irachena dal Papa è stato il cardinale Tauran, che ha introdotto ogni ospite presente nella saletta dell’Aula Paolo VI. «Siamo tutti fratelli e dove c’è fratellanza c’è pace». Bergoglio, ha riferito l’Osservatore Romano, ha ascoltato, commosso, racconti di violenze e di distruzioni nelle varie zone dell’Iraq segnate dalla guerra, come per esempio a quello che sta accadendo a Mosul dove la popolazione civile è intrappolata nei quartieri occidentali ancora nelle mani dell’Isis. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero