Cei, Galantino copia da Luca Sofri il discorso sui migranti: «Perchè non li prendo a casa mia...»

Cei, Galantino copia da Luca Sofri il discorso sui migranti: «Perchè non li prendo a casa mia...»
Città del Vaticano – Chissà se Luca Sofri sa di essere diventato il gosthwiter (inconsapevole) di monsignor Nunzio Galantino. Basterebbe, infatti, fare una...

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Città del Vaticano – Chissà se Luca Sofri sa di essere diventato il gosthwiter (inconsapevole) di monsignor Nunzio Galantino. Basterebbe, infatti, fare una ricerca su Google per scoprire che il testo che il segretario della Cei Galantino ha pronunciato ieri sera durante la presentazione dell'ultimo volume di Limes, dedicato all'Italia, nel Palazzo della Pigna, alla presenza di ambasciatori, politici, prelati e giornalisti, è stato copiato in tutto e per tutto da un vecchio scritto di Luca Sofri pubblicato nel 2015 su Il Post (https://www.wittgenstein.it/2015/06/15/cura-immigrati/).


Galantino spiegava, nel passaggio del suo discorso dedicato alle migrazioni, perchè gli immigrati che arrivano in Italia non se li sarebbe presi a casa sua e spiegava anche come rispondere alla domanda di chi spesso chiede alla Chiesa che predica l'accoglienza di accoglierli in Vaticano. «Non li prendo a casa mia perché sarei un incosciente presuntuoso a pensare che il problema di ciascuna di queste persone lo possa risolvere io, in casa mia. Non li prendo a casa mia perché per queste persone serve altro e meglio di quello che so fare io, servono pratiche e organizzazioni che sappiano affrontare le necessità di salute, prosecuzione del viaggio, integrazione, lavoro, ricerca di soluzioni. Non li prendo a casa mia perché voglio fare cose più efficaci, voglio pagare le tasse e che le mie tasse siano usate per permettere che queste cose siano fatte bene e professionalmente dal mio Stato, e voglio anche aiutare e finanziare personalmente le strutture e associazioni che lo fanno e lo sanno fare (...)». Lo stesso brano di Sofri che Galantino ha preso a prestito.

Il segretario della Cei in seguito ha spiegato che non si è attribuito assolutamente niente ma ha solo ripreso - nel suo intervento - la argomentazione di Sofri senza citare l'autore.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero