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SAN CRISTOBAL DE LAS CASAS (Messico) Perdono. Mea culpa. Scusa. Papa Bergoglio arriva nel Chiapas, una delle regioni messicane più povere (ma allo stesso tempo più ricche di risorse naturali) e dal cuore gli sgorgano parole fortissime: “Alcuni hanno considerato inferiori i vostri valori, la vostra cultura, le vostre tradizioni. Altri ammaliati dal potere, dal denaro dalle leggi del mercato vi hanno spogliati dalle vostre terre o realizzato opere che la inquinavano”. Francesco ricorda che il mondo è davanti “alla più grande crisi ambientale della storia” e nessuno può più fare finta di nulla. “Che tristezza. Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza e imparare a dire, perdono. Il mondo di oggi spogliato dalla cultura dello scarto ha bisogno di voi”.
Le tradizioni indigene fanno da sfondo alla messa papale. Monsignor Arizmendi Esquivel, il vescovo degli indios, indossa il poncho sopra la veste talare filettata. Gli indios sono felicissimi: Francesco è il loro difensore. E la gente di qui e’ consapevole dell’amore del vescovo di Roma "chiamato quasi dalla fine del mondo", cosi’ gli regalano un entusiasmo incredibile mentre passa in Papamobile.
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Il Messaggero