CITTA' DEL VATICANO - Il presepe, simbolo per eccellenza del Natale, è stato al centro della benedizione di Papa Bergoglio all'Angelus. Ad un tratto, mentre...
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Recentemente il presepe è stato all'origine di tante polemiche, come quella che ha sollevato recentemente il vescovo di Padova; alla televisione locale Reteveneta aveva detto che farebbe «tanti passi indietro per mantenerci nella pace, nell’amicizia e nella fraternità. Non vorrei – aveva aggiunto monsignor Cipolla – che ci presentassimo pretendendo qualche cosa che anche le nostre tradizioni considerano come ovvie». Parole che avevano sollevato un putiferio, andandosi ad aggiungere ad altre proteste originate dalle prese di posizione di diversi presidi, i quali avevano comunicato che non avrebbero più fatto il presepe per rispettare la sensibilità dei musulmani.
Alle ore 12 Francesco affacciato alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico ha sottolineato il valore della fratellanza. Per “celebrare in modo proficuo il Natale, siamo chiamati a soffermarci sui luoghi dello stupore. E il primo luogo è l’altro, nel quale riconoscere un fratello, perché da quando è accaduto il Natale di Gesù, ogni volto porta impresse le sembianze del Figlio di Dio”. Ha poi espresso soddisfazione per l'intesa appena raggiunta sulla Siria, sulla Libia e manifestato dolore per “le care popolazioni dell’India, colpite recentemente da una grave alluvione”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero