Papa Francesco: «Lasciar morire i nostri fratelli sui barconi è un attentato alla vita»

Papa Francesco: «Lasciar morire i nostri fratelli sui barconi è un attentato alla vita»
«Il grado di progresso di una civiltà si misura proprio dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili, più che dalla diffusione di strumenti...

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«Il grado di progresso di una civiltà si misura proprio dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili, più che dalla diffusione di strumenti tecnologici».


Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza l'associazione Scienza & Vita. «È attentato alla vita la piaga dell'aborto. È attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. È attentato alla vita la morte sul lavoro perchè non si rispettano le minime condizioni di sicurezza», ha detto il Papa.



«Una società giusta riconosce come primario il diritto alla vita dal concepimento al suo termine naturale», ha detto ancora il pontefice a proposito della questione dell'aborto, sottolineando: «vorrei che andassimo inoltre» riflettendo anche sull'«uso» che facciamo del dono della vita.




«La scienza sia veramente al servizio dell'uomo, e non l'uomo al servizio della scienza. Il miracolo della vita - ha aggiunto Francesco - sempre mette in crisi qualche forma di presunzione scientifica, restituendo il primato alla meraviglia e alla bellezza. Quando il sapere dimentica il contatto con la vita, diventa sterile».




Accoglienza speciale per Papa Francesco questa mattina da parte dei circa 200 ragazzi giunti in Vaticano con il Treno dei Bambini. Papa Francesco è arrivato accompagnato in auto a mezzogiorno davanti l'Aula Nervi, accolto da un gruppo dei bambini del treno che lo hanno salutato facendo librare nel piazzale tanti aquiloni in volo, un gesto che simboleggia il tema scelto quest'anno dal Cortile dei Bambini, quello del «volo» perchè - è stato spiegato - vuole offrire ai più piccoli che vivono con le loro madri una quotidianità fatta di carcere e allontanamento dagli altri fratelli, e a quelli che vivono la separazione della loro mamma detenuta, una giornata per volare via ed evadere con la fantasia dalla realtà con cui sono costretti a fare i conti.



Appena deposti gli aquiloni i bambini sono andati tutti incontro al Papa al grido di «evviva il Papa». Alcuni lo hanno abbracciato, altri hanno chiesto di potersi scattare un selfie con lui. Quindi il gruppo si è stretto attorno alla figura di Francesco per ingresso all'Aula Nervi.
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Il Messaggero