Il Papa alla Fao: «Dio perdona sempre, la Terra no: rispettiamo di più l'Ambiente»

Il Papa alla Fao: «Dio perdona sempre, la Terra no: rispettiamo di più l'Ambiente»
CITTA' DEL VATICANO – Papa Bergoglio striglia l’Occidente e tutti coloro che, in genere, “parlano molto di diritti, dimenticando spesso i doveri”. Parlando dal palazzo...

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CITTA' DEL VATICANO – Papa Bergoglio striglia l’Occidente e tutti coloro che, in genere, “parlano molto di diritti, dimenticando spesso i doveri”. Parlando dal palazzo della Fao spiega che “forse ci siamo preoccupati troppo poco di quanti soffrono la fame. Francesco osserva lo scenario internazionale e le regioni del mondo in cui ancora si muore per denutrizione.








Ciò che nota è il ribaltamento delle priorità che sono alla base della civiltà umana. “E' doloroso costatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla priorità del mercato e dalla preminenza del guadagno, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria.E mentre si parla di nuovi diritti, l'affamato è lì, all'angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina ”.



Il discorso che ha preparato per la visita all’organismo dell’ONU contiene anche un importante appello per la salvaguardia della natura. “Rispettiamo l'ambiente. Dio perdona sempre, ma la terra no”. In un altro passaggio torna a toccare il tema ambientale, stavolta per mettere in guardia le nazioni che l'acqua è una risorsa preziosa che andrebbe tutelata e che in futuro potrebbe essere al centro di una guerra se venisse a mancare. Ovunque, si riscontra il bisogno di solidarietà tra i popoli. Anche stavolta, per arrivare al palazzo della Fao dal Vaticano, Francesco ha utilizzato un'auto normale, una Ford Fiesta blu, prima di vetri blindati. Un modo, questo, per rispondere all'allarme che i servizi di sicurezza hanno lanciato sulla sua attività in Vaticano e sulla sua imminente visita in Turchia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero