Chiedere giustizia per Pamela Mastropietro, la 18enne romana che dopo essersi allontanata da una comunità di recupero, è stata uccisa e fatta a pezzi a Macerata. A...
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«La fiaccolata nasce per tenere alta l'attenzione sulla vicenda di Pamela, da intendersi come simbolo di tutte le vittime che sono state dimenticate e che stentano ad avere giustizia - spiega all'Adnkronos lo zio di Pamela e legale della famiglia, l'avvocato Marco Valerio Verni - Vogliamo che gli inquirenti restino attenti sulla vicenda, come crediamo siano stati finora, e vogliamo che vadano a fondo». I parenti della ragazza, che era nel maceratese in cura in una comunità di recupero, vogliono anche raccontare a tutti la vera Pamela, diversa da quella troppo spesso descritta dopo l'omicidio: «Vorremmo si smettesse di parlare di Pamela, come ha fatto qualcuno, come di una drogata facendo passare il messaggio che quasi se la sia andata a cercare».
« Pamela non era una drogata come qualcuno si ostina a far credere per offuscare il giudizio delle persone - continua - Pamela era ricoverata nella comunità terapeutica perché soffriva di un disturbo della personalità grave che, come effetto secondario, la portava a usare stupefacenti come automedicamento, che è cosa diversa». Secondo la famiglia, Pamela non ha raggiunto i Giardini Diaz di Macerata per comprare droga ma perché voleva tornare a tutti i costi a Roma: «A noi risulta che era lì perché c'è la stazione di pullman diretti a Roma. Voleva tornare a Roma, dalla sua famiglia. In precedenza era andata alla stazione dei treni dove si era rivolta con insistenza per avere informazioni sulle partenze per tornare a Roma, ma uno per la Capitale era passato pochi minuti prima». «Si dà tutto troppo per scontato», continua Verni secondo il quale «non è corretto neppure dare per vero tutto quello che dice Innocent Oseghale», in carcere con le accuse di occultamento e vilipendio di cadavere e «che ha più volte cambiato versione».
La famiglia di Pamela chiede di indagare a 360 gradi. «Ci auguriamo anche che qualcuno abbia disposto indagini e ispezioni nella comunità, perché tutto nasce da lì». «Perché Pamela si è allontanata con quelle modalità? A noi non risultano verifiche - prosegue il legale della famiglia - Ma chiediamo di approfondire tutto il tema di indagine: dal primo fatto, ossia l'allontanamento dalla comunità, all'ultimo ossia l'omicidio».
Il Messaggero