Palloncini vietati ai bambini inglesi: inquinano e danneggiano l'ambiente

I palloncini amati dai bambini Ph Christopher Badzioch Getty Images
Nel Regno Unito c’è chi, invece di pensare alla Brexit, preferisce guardare più… in alto, con gli occhi dritti al cielo e vietare il volo dei...

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Nel Regno Unito c’è chi, invece di pensare alla Brexit, preferisce guardare più… in alto, con gli occhi dritti al cielo e vietare il volo dei palloncini. Sì, quelli colorati, che si gonfiano  e che i bambini di tutto il mondo amano tenere legati alla mano per un po’ e poi lasciar liberi di girovagare all’orizzonte. Nella cittadina di Worcester (che da' il nome all'omonima salsa) questo non sarà più possibile. Il consiglio comunale ha deciso di metterli al bando nei terreni pubblici, come parchi, giardini e spazi aperti. Mentre sarà ancora ammesso negli spazi privati, come assicura Claire Neville, il portavoce del Comune, ammettendo l’impossibilità di monitorare tutti i giardinetti personali degli inglesi dove soprattutto ora che estate loto passano gran parte del tempo insieme ai bimbi.

 

Il divieto, che fuori dall’Europa sta interessando parte degli Stati Uniti e dall’Australia, si basa sulla tutela dell’aria e dell’ambiente. Sembra infatti che i palloncini gonfiabili inquinano e danneggiano l'ecosistema. Come conferma il quotidiano britannico The Guardian i pallone ad elio sono pensati e realizzati per salire fino a cinque miglia nel cielo prima di frantumarsi in piccoli pezzi, ma circa il 10% non lo fa e ritorna indietro in gran parte intatto. Possono viaggiare per decine di miglia e spesso atterrare in mare, dove diventano un rischio per la vita marina. Per esempio le tartarughe ne sono molto attratte. I frammenti possono rimanere intrappolati nel loro intestino e causarne la morte. Così come per delfini e uccelli marini. Secondo i dati forniti dalla Marine Conservation Society britannica la quantità di detriti provenienti dai palloncini sulle spiagge nel Regno Unito è triplicata negli ultimi vent’anni.

Da parte loro i produttori di palloncini si difendono ripetendo che il materiale con cui sono realizzati i palloncini è biodegradabile e si decompone in brevssimo tempo “quanto una foglia di quercia” anche se non sono ancora riusciti a dimostrarlo scientificamente. In più l’elio, il nobile e prezioso gas con cui vengono riempiti questi contenitori di fantasia volanti, è una risorsa naturale limitata. Ma anche i Balloon-release, le lanterne di carta alimentate da una candela, alternative ai classici palloncini hanno le loro falle: le candele che le alimentano possono galleggiare nell’aria per miglia, ma le parti che cadono possono danneggiare e uccidere la fauna selvatica. Oltre a provocare incendi.

Insomma, ai bambini de Terzo Millennio e oltre rimarranno gli aquiloni e la loro fantasia da far volare libera, e innocua, nel cielo.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero