Scomparso due giorni fa da Palermo, 22enne ritrovato morto carbonizzato

Scomparso due giorni fa da Palermo, 22enne ritrovato morto carbonizzato
​Il corpo di Vincenzo Liotta, 22 anni, uno studente universitario di Economia e finanza di Palermo di cui non si avevano più notizie da due giorni è stato stato trovato dai...

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​Il corpo di Vincenzo Liotta, 22 anni, uno studente universitario di Economia e finanza di Palermo di cui non si avevano più notizie da due giorni è stato stato trovato dai carabinieri la scorsa notte nelle campagne di Piraino (Me).




Il cadavere del ragazzo carbonizzato era nei pressi di una casa di campagna della famiglia. I carabinieri ritengono si sia trattato di un terribile incidente o di un suicidio poiché vicino al corpo sono state trovate alcune taniche di benzina. Il giovane era uscito da casa, due giorni fa alle 9 senza fare più ritorno. I genitori avevano presentato denuncia ieri mattina, preoccupati perchè non era più tornato a casa.



Il telefono cellulare di Liotta, era stato intercettato l'ultima volta alle 22.30 di mercoledì nei pressi dell'aeroporto di Punta Raisi. Gli amici e i parenti avevano iniziato le ricerche anche con un fitto tam tam su Facebook. In molti avevano postato appelli e anche la foto di Vincenzo. Il giovane era uscito da casa, in via Alessandro La Marmora, alle 9 e a bordo della sua Toyota Rav, si era allontanato senza fare più ritorno. Due le ipotesi dei carabinieri. O un gesto volontario o un incidente.



Accanto al corpo dello studente sarebbe stata trovata della pasta non del tutto cotta. Forse Vincenzo aveva deciso di trascorrere una giornata nella casa che i genitori stanno costruendo a Piraino e qualcosa è andato storto mentre stava cucinando. Nei pressi dell'incidente c'erano anche alcune taniche di benzina. I genitori e i parenti non credono al suicidio. «Era un ragazzo solare - raccontano i familiari - Vincenzo amava la vita e i suoi studi. Non sappiamo cosa sia successo a Piraino. Aspettiamo l'esito delle indagini dei carabinieri che al momento ci dicono non escludono la pista dell'incidente».
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Il Messaggero