La polizia di Stato ha fatto luce su un raid punitivo nei confronti di tre giovani migranti del Gambia avvenuto sabato pomeriggio in pieno centro a Palermo. Uno di loro, Yusupha...
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Gli extracomunitari avrebbero tentato di ribellarsi a un'aggressione originata da futili motivi. A questo punto sarebbe scattato il raid punitivo: Rubino dopo avere chiamato a raccolta i suoi, con una pistola in mano si sarebbe messo all'inseguimento di Susso. Il proiettile, di piccolo calibro, ha perforato il cranio della vittima uscendo dalla parte opposta. La scena, avvenuta nella centrale via Maqueda affollata di passanti, è stata ripresa da alcune telecamere. Il questore di Palermo, Guido Longo, nel corso di una conferenza stampa ha sottolineato che «non c'è nessun movente di tipo razziale dietro l'aggressione ma solo la volontà da parte di un soggetto di imporre il suo dominio sul territorio». Per il capo della Squadra Mobile Rodolfo Ruperti «più che di un tentato omicidio si può parlare di un omicidio mancato. L'unica colpa della vittima è di aver reagito, al contrario degli altri due sue connazionali, a un'aggressione scattata senza alcun motivo».
L'aggressione agli extracomunitari sarebbe scattata perchè due ragazzi su un scooter avrebbero urtato Susso, mentre si trovava al mercato di Ballarò. Da lì la richiesta di maggiore attenzione dal parte del ragazzo del Gambia e la successiva lite. Rubino, l'uomo fermato per il tentativo di omicidio, non ha partecipato alla rissa, si è limitato a guardare prima di andare a prendere la pistola nelle vicinanze: le telecamere lo riprendono mentre esce dalla scena e rientra subito dopo con l'arma in mano. Adesso la polizia e la Procura stanno indagando per individuare gli altri partecipanti alla rissa ed eventuali complici di Rubino, che sarà interrogato mercoledì. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero