Hanno ridotto in fin di vita lei e ucciso lui per il solo sospetto che tra i due potesse esserci una relazione extraconiugale. Shakila Khan, 22 anni, è stata lapidata dal...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È successo a Ghari, in Pakistan, in quello che viene contestualizzato come un delitto d'onore. Il marito di Shakila era fuori città per lavoro e la ragazza aveva invitato Bilal nel suo appartamento. Quando il cognato della giovane ha trovato i due soli in casa è scattata la furia omicida. L'uomo li ha rinchiusi in una stanza e ha chiamato Rahim per dare una degna punizione ai due presunti amanti che sono stati lapidati per aver commesso adulterio, così come prevede la Sharia.
Bilal è morto, mentre Shakila è stata trasportata in ospedale in condizioni critiche. La sua stanza è costantemente vigilata da una guardia armata: si teme, infatti, che i parenti possano tornare per concludere quanto avevano iniziato, uccidendola.
«La sua vita è in pericolo e la sua famiglia l'ha rinnegata in base alla legge della Sharia – ha detto un vicino di casa al Mirror - È straziante come lei non abbia alcun tipo di aiuto. L'ospedale dove si trova non ha buoni servizi: ha bisogno di cure urgenti o potrebbe morire. Inoltre vive nella costante minaccia del padre che potrebbe ucciderla». Shakila, ignara del "crimine" che le viene addebitato, giace in un letto d'ospedale: sta lottando da sola per rimanere in vita. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero