SAN GIOVANNI ROTONDO – Nel dicembre scorso, poco dopo avere avuto dal Vaticano la conferma del viaggio papale in Puglia, i frati del santuario di San Giovanni Rotondo si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In questo modo al Papa è stata risparmiata la visita alla nuova cripta, evitandogli di trovarsi di fronte ai quei 54 mosaici d'oro, opulenti e sfacciati. L'oro che è stato fuso - del valore di diversi milioni di euro - è ricavato da una montagna di anelli, bracciali, medagliette lasciate dai fedeli al santuario per grazie ricevute. Il metallo prezioso è stato poi trasformato in tessere e ora ricopre una superficie complessiva di 2 mila metri quadrati. I frati cappuccini non hanno voluto badare a spese per realizzare il tempio d'oro, affidando l'opera a padre Marko Rupnik. All'epoca della inaugurazione, una decina d'anni fa, questa operazione di marketing religioso fece storcere a molti fedeli il naso per la sfacciata ricchezza che strideva con lo stile di vita parco di Padre Pio e, soprattutto, con la spiritualità francescana alla quale appartengono i cappuccini. «La nuova collocazione oltre a richiamare l'idea della gloria a cui sono destinati tutti coloro che diventano, nella vita terrena immagine di Cristo permetterà a tanti pellegrini di sostare in preghiera in un luogo più ampio» spiegarono a suo tempo i frati. Tutto quello sfarzo a Papa Francesco non è mai piaciuto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero