Un marocchino residente a Monselice, Bamaarouf Adil, 37 anni, è stato espulso per terrorismo. Il maghrebino, che è indagato per istigazione a commettere reati,...
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I carabinieri del Ros hanno anche eseguito a carico del marocchino, raggiunto dal provvedimento di espulsione, una perquisizione, delegata dall'autorità giudiziaria veneziana, con il sequestro di materiale informatico. Secondo quanto emerso dalle indagini dei Ros, le intenzioni del marocchino erano quelle di «far esplodere la città di Roma» luogo
«da dove deve iniziare l'Islam», per vendicare il mondo arabo per le iniziative dell'Ue e degli Usa nella lotta all'Isis. Bamaarouf, in una delle sue esternazioni riferite alla fine del ramadam, sosteneva che come musulmano «si sentiva oppresso ed offeso per le iniziative contro gli appartenenti a tale religione da parte dei cristiani ed ebrei» e ancora che si sentiva «offeso perché sia l'Unione Europea sia gli Stati Uniti stanno combattendo gli appartenenti all'Isis».
Da qui, l'intenzione di vendicare il mondo arabo e l'asserzione di far esplodere Roma.
Il marocchino aveva anche manifestato l'intenzione, passando per la Turchia, di voler raggiungere i combattenti "mujaheddin" impegnati nei teatri di guerra mediorientali. A quanto risulta, Bamaarouf era stato allontanato dall'associazione culturale islamica locale - alla quale si era proposto come educatore di Corano e della lingua araba ai bambini e poi come imam - poiché aveva esternato un credo radicale volto alla totale chiusura nei confronti del mondo occidentale.
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Il Messaggero