ROMA - Ha ucciso la sua ex dopo aver pianificato a lungo il modo migliore per farlo. Sembrerebbe uno dei tanti delitti “passionali” che affollano le cronache nere, se...
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Rebecca è stata uccisa a colpi di pietra dall'ex fidanzatino, dopo che un amico aveva detto per scherzo all'omicida che gli avrebbe pagato una colazione se avesse avuto il coraggio di farlo. Davies ha portato poi l'amico a vedere il cadavere, dicendogli: «Sai quanto è duro rompere il collo di qualcuno? Era girata dall'altra parte e mi sono detto “ci siamo”, ho provato a romperglielo, ma lei urlava e così ho preso una pietra e ho cominciato a colpirla. La cosa peggiore è stato sentire e vedere il cranio che si rompeva».
Il sedicenne ha poi cercato di nascondere le sue tracce su Facebook e altri social network, facendo finta di essere stato in casa mentre il delitto veniva commesso. Da tempo meditava di uccidere l'ex fidanzatina, condividendo i suoi piani con gli amici attraverso i social network o via sms. Dopo aver visto il film 300 aveva pensato di buttare Rebecca giù da una rupe e aveva addirittura comprato della digitale da metterle nel bicchiere. Nessuno dei suoi amici pensava che avrebbe davvero realizzato i suoi piani omicidi, di lì la promessa di uno di loro di una colazione pagata nel loro bar preferito. Ma nessuno ha fermato Joshua e Rebecca è morta.
Alla lettura della sentenza Joshua Davies non ha mostrato particolari emozioni. E' però scoppiato in lacrime quando il giudice ha annunciato che, contrariamente alla consuetudine, il suo nome sarebbe stato reso pubblico perché era nell'interesse generale della comunità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero